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Sostenibilità

IA, come si può ridurre l’impatto della tecnologia sull’ambiente? Un modo c’è

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Come ogni fonte tecnologica ed elettronica, anche l’Intelligenza Artificiale ha un impatto sull’ambiente: come renderla più sostenibile?

Interazione umano robot
Interazione umano robot (Ecoo.it)

Ogni fonte elettronica e tecnologica ha un impatto sull’ambiente. Anche se non lo vediamo a occhio, anche la rete comporta un certo inquinamento, e non si tratta nemmeno di un impatto leggero, anzi. L’Intelligenza Artificiale, che negli ultimi anni ha fatto progressi enormi, ha un certo peso ambientale, perciò bisogna cercare, in qualche modo, di renderla maggiormente sostenibile.

Indubbiamente, la IA è destinata a rivoluzionare il mondo intero, comportando grandi cambiamenti, positivi e negativi. Lo sta già facendo, e sarà nostro obiettivo tenerla sotto controllo e sfruttarla in modo ragionevole, puntando sui lati positivi e tentando di scacciare via quelli negativi. Se gestita con criterio, la IA comporta notevoli vantaggi, ma occorre ragionare, tra molti fattori, anche sul suo impatto sul pianeta.

L’impatto ambientale dell’Intelligenza Artificiale, qualche riflessione per renderla più sostenibile

Impatto della AI (Ecoo.it)

Paolo Fontana, country manager Italy di Pure Storage, ci aiuta a ragionare sul peso dell’Intelligenza Artificiale sul contesto ambientale. Occorre rendere la tecnologia maggiormente sostenibile, altrimenti i benefici che questa comporta vengono schiacciati dagli svantaggi. Addestrare i modelli di IA, sempre più complessi, richiede una enorme quantità di dati. Questi dati sono immagazzinati nei data center. Digiwatt, grazie all’intelligenza artificiale si riduce il consumo di energia in casa.

Secondo quanto riportato dallo stesso Fontana, i server di Intelligenza Artificiale, consumano tantissimo, una media tra 85 e 134 terawattora, vale a dire circa un terzo dei consumi dell’Italia intera in un anno. A contribuire ai consumi ci sono le GPU, che servono per l’addestramento dei modelli di IA. Come affermano i ricercatori di OpenAI, rispetto a solo dieci anni fa, oggi la potenza di calcolo si moltiplica a una velocità disarmante. Intelligenza artificiale e i lavori del futuro: i mestieri che stanno già scomparendo.

Ogni 4 o 5 mesi, la potenza di calcolo raddoppia, ovviamente comportando un certo inquinamento ambientale. Un recente studio, svolto all’Università del Massachusetts, ha messo in evidenza l’inquinamento dei modelli di IA. I modelli di allenamento più diffusi comportano un qualcosa come 284 mila kg di CO2, praticamente l’equivalente di un’auto a benzina e di media cilindrata che percorre senza sosta 31 volte il giro del mondo.

Come ridurre l’inquinamento della tecnologia e della IA sul mondo

Va da sé che non si può continuare in questo modo, e la tecnologia sta costando tanto, troppo, in termini di inquinamento. Come ridurne l’impatto? Occorre obbligatoriamente adottare nuove misure nei data center, ma anche nel settore energetico, così come nell’industria dei semiconduttori, e in molti altri settori. L’intelligenza artificiale ha un costo ambientale: a quanto ammonta.

Si devono sfruttare maggiormente le soluzioni Storage all-flash, più efficienti e meno energivore rispetto allo Storage tradizionale basato su disco HDD. L’utilizzo di queste Storage all-flash può ridurre addirittura l’85% del consumo energetico. I data center, invece, potrebbe impiegare tecniche di raffreddamento e rendendo più sostenibili i generatori di backup. Alimentare i backup tramite celle a combustibile incentrate sull’idrogeno verde, al posto di quelle diesel.

L’industria dei semiconduttori consuma moltissimo, a causa dei miliardi di transistor che consumano una potenza enorme. Insomma, bisogna adottare diverse soluzioni maggiormente Green da applicare alle tecnologie. Ogni settore può compiere passi concreti per combattere l’inquinamento ambientale. Quanta acqua consuma l’IA: poche domande e uno “spreco” eccessivo.

Cerasi Andrea

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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