Quando si tratta di intelligenza artificiale non sempre si rivela tale, soprattutto se la falla riguarda la sicurezza alimentare e la salute pubblica: il caso del chatbot di ricette.
Con l’avanzare della tecnologia, negli ultimi anni l’Intelligenza Artificiale sta prendendo sempre più piede. I meccanismi alla base di questi complessi algoritmi si fondano sulla riproduzione di capacità e ragionamenti che simulano quelli della mente umana. Ma i calcoli non sempre tornano, con conseguenze spesso rischiose.
Facilitare la nostra vita quotidiana attraverso la velocizzazione di processi complessi è lo scopo dell’IA, per questo è molto utilizzata in molti settori. Una catena di supermercati ha pensato bene di usarla per favorire la fantasia dei consumatori creando delle ricette al loro posto, ma il risultato si è rivelato allarmante. Di seguito, i dettagli del caso che sta facendo il giro del web.
Tra le Intelligenze Artificiali più comuni troviamo i chatbot, ovvero sistemi che ricreano delle vere e proprie conversazioni umane. Queste IA hanno sempre più successo in molti ambiti, ma quello alimentare è certamente il settore che più sta proliferando negli ultimi tempi. Per questo la catena di supermercati Pak’nSave con sede a Wellington, in Nuova Zelanda, ha voluto testare un chatbot di ricette per favorire attraverso la creatività dei clienti una campagna per ridurre lo spreco alimentare.
Questo chatbot, chiamato Savey Meal-bot, non è altro che una IA che permette di creare delle ricette innovative partendo da soli tre ingredienti. Gli utenti possono così divertirsi a mescolare gli ingredienti e cimentarsi ai fornelli con piatti alternativi. L’app prevede la possibilità di scegliere la ricetta o il piatto da voler ricreare e l’IA suggerisce gli ingredienti necessari per riprodurre la pietanza. Inoltre, il chatbot descrive gli eventuali vantaggi ed effetti di queste ricette create.
L’iniziativa è stata accolta molto favorevolmente dai clienti del Pak’nSave, estendendo la fama del Savey Meal-bot anche sui social, coinvolgendo così altri paesi. Il risultato è stato molto divertente, come il suggerimento da parte dell’app di creare un soffritto di verdure Oreo, marca dei famosi biscotti. Soprattutto su Twitter, infatti, gli utenti hanno condiviso molte immagini dei risultati delle ricette create dal chatbot.
I risultati positivi, però, sono durati fino a quando non è stato notato che, tra gli ingredienti suggeriti, non comparissero sostanze dannose per il nostro organismo come cloro, veleno e candeggina, per citarne alcuni. Ciò ha fatto insospettire gli utenti che, sempre più numerosi, hanno subito reso virale la notizia sollevando così un polverone mediatico. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
La società Foodstuffs, la quale rappresenta la catena di supermercati Pak’nSave, ha subito dato l’allarme quando sempre più utenti si sono resi conto di combinazioni pericolose tra gli ingredienti. La società ha infatti chiarito come sin dalla sua creazione il chatbot di ricette fosse stato programmato con l’intento di evitare ingredienti a rischio per la salute.
Ciò però non è accaduto e la prova del nove ha fatto sì che si scatenasse una vera e propria polemica sulla scarsa prevenzione a controlli più rigidi per impedire che gli algoritmi di Savey Meal-bot non rappresentassero un danno per la sicurezza alimentare e la salute pubblica. Nonostante le rassicurazioni da parte del supermercato e dei suoi rappresentanti, sui social continuano a diventare virali queste ricette davvero nocive.
A destare sospetti da parte degli utenti non è stata soltanto la creazione di panini al veleno o di una miscela di acqua aromatica con gas di cloro come ingrediente principale, ma anche un mix di sostanze chimiche letali. Un esempio tra tutti è rappresentato dall’insieme di ossido di calcio, acido cloridrico (o meglio conosciuto come cloruro di idrogeno) e gas mostarda, quest’ultimo usato addirittura per la guerra chimica dall’odore fatale.
L’idea del Savey Meal-bot tuttavia sta funzionando, per questo la catena di supermercati sta cercando di correre ai ripari per evitare che il format venga stoppato da questo (grave) incidente di percorso. La sensibilizzazione alla lotta contro lo spreco alimentare attirando i consumatori attraverso la tecnologia sembra infatti un processo che può dare grandi soddisfazioni, visto l’altro riscontro. Ma controlli più rigidi e migliorie al chatbot di ricette sono la priorità affinché questo format funzioni davvero.
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