Nelle ultime tendenze del giardinaggio e soprattutto a seguito delle restrizioni dovute alla pandemia e alla volontà di autoprodurre verdura e frutta in casa, c’è l’idrocultura. Con l’arrivo della bella stagione, tutti gli amanti del giardinaggio e con pollice verde ricominciano a mettere mano a vasi e terra per rinfrescare terrazzi e balconi.
Tra le tecniche di coltivazione più sperimentate negli ultimi anni, un’antica tecnica dal nome idrocultura. Il termine deriva all’antico greco e significa letteralmente “Acqua” “Lavoro” e il metodo era già in voga nell’antichità. Si dice che i giardini pensili di Babilonia fossero opera di una grande opera di idrocoltura.
L’idrocultura è una tecnica che permette di far crescere le piante senza l’utilizzo della terra ma solo con l’uso di acqua ed eventualmente palline di argilla espansa. L’acqua è un potente veicolo di sostanze nutritive e permette alla pianta di crescere nel tempo.
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Le radici della pianta immerse nell’acqua rendono la coltura autonoma dal punto di vista idrico. Questa tecnica è facile da utilizzare per far germogliare un seme o far crescere una talea. Le radici immerse nell’acqua permetteranno un radicamento più profondo e la pianta prenderà forma giorno dopo giorno. L’idrocultura permette di avere piante belle in buona salute anche quando non si ha molto tempo per le cure quotidiane. Infatti questo metodo è spesso utilizzato in ambienti non domestici, come uffici o magazzini.
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I vasi prediletti per questa coltura sono barattoli in vetro trasparente che permettono di visionare la salute delle radici dando un particolare aspetto estetico a tutta la pianta. Per decorare i vasi da idrocultura si può creare un fondo fatto di sassi o conchiglie. Le piante che amano l’idrocoltura sono moltissime e alcune sono anche facili da mantenere nel tempo. Tra le ornamentali da appartamento sono da consigliare il Pothos, il Ficus e il Philodendro. Tra le piante da fiore, si consigliano l’Hibiscus e l’orchidea, anche se quest’ultima è più delicata.
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