Quando si sentono chiaramente dei segnali di allarme acustici è bene non ignorarli, ma prestare la massima attenzione: vediamo insieme il triste caso di alcuni ragazzi che non si sono attenuti a questa regola
Le segnalazioni acustiche, come la sirena di un allarme, sono concepite per emettere suoni che richiamino l’attenzione e per annunciare un pericolo. La segnaletica acustica comporta quindi un segnale sonoro in codice, emesso e diffuso da un apposito dispositivo senza impiego di una voce umana o di una sintesi vocale. In genere vengono utilizzati per avvisare la presenza di un rischio imminente o indicare la durata di una situazione potenzialmente pericolosa mediante il tono, la frequenza e l’intermittenza di una sorgente sonora. Questo tipo di segnali devono rispondere a delle specifiche caratteristiche per essere considerati efficaci.
Le principali peculiarità di un segnale acustico sono riferibili al livello sonoro che deve superare il rumore di fondo del sito in cui è collocato, in modo da risultare udibile chiaramente nella zona in cui viene emesso. Deve inoltre essere riconoscibile in quanto segnale di allarme in rapporto alla durata degli impulsi sonori, alla loro intermittenza e alla frequenza. Gli emettitori sonori di allarme hanno infatti la funzione multitono per generare in modo flessibile i toni del segnale, a seconda della tipologia di allarme da indicare, sfruttando un altoparlante o un amplificatore elettronico.
Pericoloso ignorare segnali di allarme
In nessun caso si deve ignorare un segnale di allarme proprio perché è predisposto per avvisare la popolazione di un pericolo imminente o di un’emergenza. E’ necessario dunque reagire prontamente ed attivarsi per capire la fonte di tale allarme sonoro e la spiegazione, anche perché ogni minuto potrebbe essere prezioso. Oggi vi raccontiamo ciò che è accaduto ad un gruppo di persone che non hanno rispettato questo accorgimento ed hanno ignorato una segnalazione acustica di allarme, con conseguenze nefaste.
Siamo in Nuova Zelanda e alcuni amici in vacanza decidono di fare il bagno nel fiume Waikato River. Ad un certo punto si sentono due segnali di allarme delle sirene che indicano la prossima apertura delle valvole della diga soprastante. I ragazzi ignorano i segnali e quando arriva il terzo e ultimo suono della sirena di avvertimento, è troppo tardi e vengono travolti dal flusso torrenziale di acqua provocato dall’apertura della diga. Una di loro, Rachel Louise De Jong, 21 anni, non è sopravvissuta, annegando trascinata via dalla furia delle acque, mentre cercava rifugio su alcune rocce. Gli altri si sono tutti salvati aggrappandosi e salendo sugli scogli che affioravano sull’acqua.
Le sirene
I testimoni hanno confermato che cinque minuti prima della tragedia si siano sentite distintamente le sirene di avvertimento dell’imminente apertura della diga e che la zona sia interamente provvista di cartelli che vietano la balneazione e di barriere che impediscono l’accesso al fiume. Si deduce quindi che tali segnali siano stati ignorati dal gruppo di amici all’arrivo e che poi siano stati colti alla sprovvista prima dalle sirene e poi dall’acqua, che li ha letteralmente sommersi. Non prestare attenzione agli avvertimenti visivi e agli avvisi acustici ha messo in grave pericolo tutti, fino ad arrivare alla tragedia, che poteva essere evitata.