La storia della Turchia è rimasta segnata quando il 13 maggio del 2014 301 minatori sono morti a causa di avvelenamento da monossido di carbonio.
Le attività estrattive sono tra le pratiche più dannose che l’essere umano abbia avviato nella storia. Oltre ad essere un oltraggio ambientale, spesso e volentieri causano decessi in miniera o malattie postume, a causa degli scarsi livelli si sicurezza. Questo tipo di attività è presente da secoli, e sembra sia riuscita a far diventare dei possidenti veri e propri magnate. Non solo petrolio, ma anche ferro, carbone, ed altri minerali preziosi per l’opulenta società odierna.
Chi ha letto almeno una volta non potrà mai dimenticare nella vita la storia di Rosso Malpelo, il bambino minatore raccontato da Verga. Esso è un ritratto piuttosto veritiero delle condizioni di lavoro nelle miniere. Quando non accadono gli incidenti. Come quello che nel 2014 ha coinvolto la città di Soma, in Turchia.
Mentre circa 800 minatori erano al lavoro, il 13 maggio 2014 un’esplosione da un pozzo generò una gran quantità di fiamme e di fumo, che presto si sparsero lungo i corridoi ed i cunicoli. La miniera non era provvista di sufficienti misure di sicurezza, e oltre 300 minatori morirono. La maggior parte dei quali a causa delle esalazioni di monossido di carbonio date dalla combustione.
L’episodio generò una grande eco al livello nazionale e mondiale. In Turchia ci furono ben tre giorni di lutto nazionale. Sono stati inquisiti e condannati proprietario, addetto alla sicurezza e direttore generale della miniera per omicidio colposo. Le misure di sicurezza erano state trascurate per risparmiare, così come gli impianti di ventilazione nei cunicoli, che avrebbero potuto salvare la vita ai lavoratori. Il giorno dopo l’incidente è stata organizzata una manifestazione contro Erdogan ed il Governo, tacciati come responsabili dell’accaduto. I manifestanti sono stati contenuti da violente rappresaglie della polizia.
Le attività estrattive sono tra le più intrise di sangue nel mondo. Non solo a causa degli incidenti. In luoghi pericolosi come l’America del Sud e centrale, gli interessi dei proprietari delle miniere fanno sparire ogni anno numerosi attivisti ambientali che lottano contro la deforestazione di quelle aree. Fino a che non ci saranno dei maggiori controlli nazionali le miniere continueranno ad essere luoghi dove si praticano forti ingiustizie contro i diritti umani ed ambientali.
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