[galleria id=”1209″]Il gufo reale Anacleto è nato nell’Oasi WWF di Valpredina. Anacleto è il frutto di una nidificazione di due gufi, i quali, a causa di traumi riportati, non potevano più volare. Per questo il piccolo Anacleto era rimasto all’interno dell’area protetta, anche se per certi versi tutto ciò non può non essere visto come una sorta di limitazione della sua libertà. La libertà di vivere nella natura, obbedendo a leggi ed equilibri indipendenti dall’azione dell’uomo. Ma per Anacleto, nato nel maggio scorso, adesso la situazione è cambiata: è stato rilasciato e adesso è libero.
Naturalmente è ormai finito il periodo di svezzamento, Anacleto era già stato trasferito in un’altra struttura, in cui era stato ad esso insegnato a mangiare prede vive e inoltre gli esperti lo hanno sottoposto a tutta una serie di controlli, che lo hanno decretato ideo alla conquista della sua libertà. Libertà sicura, ma senza correre rischi, perché in effetti sono molti i pericoli ai quali gli animali abituati a vivere sotto stretto controllo umano sono esposti, una volta lasciati liberi.
Pericolo che possono derivare dall’uomo stesso. Basti pensare in questo senso agli animali usati vivi come portachiavi.
Se passiamo in rassegna gli animali nel mondo, anche i più strani e rari per ogni continente, ci accorgiamo che la specie a cui appartiene Anacleto è una delle più rare e protette. Forse per gli animali in via di estinzione le riserve naturali potrebbero essere la soluzione, ma non tutti sono d’accordo.
La libertà degli animali è una condizione fondamentale e la riconquista della libertà è sempre foriera di nuove speranze per il nostro ecosistema, oltre ad essere un momento particolarmente emozionante, come ci rivelano le immagini del volo di Anacleto.