Il Mar Mediterraneo è invaso dai rifiuti in plastica, i quali si presentano come dei pericoli anche per l’uomo. A dare l’allarme in questo senso sono stati i risultati di una ricerca che è stata condotta da Expedition M.E.D. Il problema starebbe nel fatto che la plastica si introdurrebbe nella catena alimentare, dai pesci all’uomo. Il disastro è accentuato dalle dimensioni del fenomeno. Basti pensare che le stime indicano la presenza nel Mediterraneo di 250 miliardi di piccolissimi frammenti di plastica, che poi vengono ingeriti dagli animali marini, i quali li scambiano per delle prede.
In tema di inquinamento del mare nel Mediterraneo ci sono petrolio e plastica, che mettono fortemente a rischio gli equilibri naturali rintracciabili all’interno dell’ecosistema marino. In termini di inquinamento del mare il Mediterraneo non sta affatto bene. E tutto questo, oltre ad essere un problema che riguarda la sostenibilità ambientale, interessa anche la salute dell’uomo, che può essere danneggiata da un impatto ambientale forte.
La mancanza di rispetto per l’ambiente si ritorce contro l’uomo stesso. Non dobbiamo infatti dimenticare che facciamo parte di un sistema naturale globale dalle reciproche interrelazioni, le quali implicano, in termini di impatto ambientale, il rispetto di regole e definizioni per vivere a impatto zero.
Ad essere interessati dall’inquinamento dovuto alla plastica nel mare sono le tartarughe marine, gli uccelli acquatici, i mammiferi marini in percentuali preoccupanti, che dovrebbero spingerci a mettere in atto misure urgenti e decisive in vista della tutela ambientale.