Merito del suo successo, non sono solo le sue piccole dimensioni, ma anche la velocità dei tempi di cottura e riscaldamento dei cibi. Resta, comunque, un elettrodomestico che, da sempre, suscita dubbi e paure in chi lo usa.
Il microonde è cancerogeno?
Alcuni studi hanno dimostrato che le microonde non sono cancerogene, a meno che l’esposizione ad esse sia, non solo prolungata, ma anche a distanza ravvicinata e questo non può accadere in un forno a microonde, che viene utilizzato per tempi brevissimi. Non dovrebbe destare preoccupazione neanche una ipotetica fuoriuscita di radiazioni al di fuori del forno. La maggior parte delle microonde, infatti, rimane all’interno e solo una piccola parte fuoriesce. Per legge, di circa 1000 Watt, solo 5 milliwatt al centimetro quadrato possono uscire fuori alla distanza di 5 cm, praticamente una potenza inferiore a quella di un telefonino. In ogni caso, per una maggiore sicurezza, cercate di tenere pulite le guarnizioni dello sportello, e lo sportello stesso: l’involucro di metallo e la fine rete incorporata al suo interno, servono proprio ad evitare la fuga di radiazioni.
Gli effetti dannosi sugli alimenti: studi ed opinioni
E’ un dato di fatto che qualsiasi tipo di cottura cambia la chimica del cibo, ma a quanto pare la Food and Drug Administration negli Stati Uniti, afferma che “i cibi cotti nel forno a microonde possono mantenere più vitamine e sali minerali, in quanto i forni a microonde possono cucinare più velocemente e senza aggiunta di acqua.”
Uno studio spagnolo pubblicato sul Journal of Science of Food and Agriculture nel 2003, smentisce questa affermazione. I ricercatori del consiglio di ricerca scientifica spagnolo hanno scoperto che la cottura a microonde è il modo peggiore per conservare anche una sola sostanza nutriente nelle verdure. Secondo la Dr. Cristina Garcia-Viguera, co-autore dello studio, una certa quantità broccoli riscaldati ha perso il 97 per cento dei principali composti antiossidanti. In confronto, i broccoli al vapore perdono solo l’ 11 per cento degli stessi antiossidanti.
Un studio condotto in Australia di recente ha dimostrato che le microonde causano durante lo “svolgimento delle proteine” un certo grado di stress termico superiore a quello che si avrebbe durante la cottura convenzionale. Un altro studio ha trovato che in 60 secondi di cottura a microonde l’aglio è risultato impoverito delle sue proprietà antitumorali.
Una ricerca giapponese, riportata in Science News nel 1998, ad opera del dottor Fumio Watanabe della Kochi Women’s University, ha dimostrato che appena sei minuti di cottura a microonde hanno distrutto la metà della vitamina B-12 presente in campioni di latte, un tasso molto più alto di distruzione rispetto ad altre tecniche di cottura. Lo stesso risultato si sarebbe ottenuto per esempio con 25 minuti di ebollizione.
Quali contenitori usare?
I contenitori più adatti sono quelli costruiti con materiale isolante, quindi vetro e porcellana, che lasciano penetrare quasi completamente le microonde. Anche la plastica è considerata adatta, ma solo se ha caratteristiche specifiche e solo seguendo alcune regole fondamentali.
Mai usare i metalli, invece, perché possono riflettere le microonde per intero e quindi non permettere la cottura dei cibi, possono essere troppo vicini alle pareti del microonde e quindi sviluppare pericolose scintille, possono fondersi in qualche punto e quindi il materiale potrebbe mischiarsi con gli alimenti, con il rischio di danneggiare la nostra salute. Infine per la manutenzione del vostro forno, l ’uso dei detergenti è ammesso, ma ricordatevi di risciacquare abbondantemente e accuratamente l’apparecchio, perché eventuali residui possono essere danno
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