Il nuovo Ministro dell’Ambiente fa rientrare l’allarme che era destinato a creare problemi e polemiche relativo alle agevolazioni per la riqualificazione energetica degli immobili. Il bonus fiscale del 55% sull’edilizia in Italia sostenibile sarà dunque confermato.
Tirano così un sospiro di sollievo le imprese del settore, le associazioni per l’ambiente e tutti coloro che hanno creduto nello sviluppo sostenibile e che ritengono di voler investire nell’abbattimento dell’impatto ambientale: in questo modo, infatti, sarà possibile soddisfare il fabbisogno energetico di abitazioni e uffici con un minore sforzo nella produzione di energia e, quindi, con un maggior risparmio economico.
Ma cosa era successo esattamente? Qualche settimana fa le indiscrezioni davano ormai per eliminato qualsiasi tipo di agevolazione fiscale: lo sviluppo di misure a favore della costruzione di una casa passiva o della sua ristrutturazione sarebbe dunque gravato esclusivamente sulle spalle dei consumatori, senza nessun incentivo statale, con il forte rischio di appiattimento del mercato e di creazione di nuova disoccupazione. Il neo Ministro per l’Ambiente Clini ha tenuto però a rassicurare tutti sulla consapevolezza dell’importanza di questi aiuti per continuare a stimolare il settore e dare nuovo slancio all’economia. A sostenere quando detto dal nuovo rappresentante del governo per la tutela ambientale, infatti, ci sono i dati dell’Enea: un recente studio infatti ha confermato che tale detrazione, introdotta nel 2007, ha portato a un investimento in tal senso da parte di un milione di contribuenti, migliorando nettamente il patrimonio italiano e la possibilità di sviluppare progetti edilizi in senso sostenibile.