Quella che riguarda il quasar più lontano dell’universo si configura come un’affascinante scoperta, anche perché ci permette di saperne di più su com’era l’universo 12,9 miliardi di anni fa. Il nome del quasar è “ULAS J1120+0641” e, oltre ad essere caratterizzato da un’ingente luminosità, presenta al suo interno un buco nero di notevoli dimensioni. Dati veramente molto interessanti, che sono emersi grazie ad una serie di studi, i quali sono stati coordinati dagli esperti dell’Imperial College di Londra. Lo spazio continua a rivelare i propri segreti a chi vuole esaminare i fenomeni naturali.
Analizzare i processi e gli elementi individuabili nello spazio, come i quasar, è molto utile anche per comprendere il processo di formazione delle stelle e delle galassie. E se veramente si riuscirà a ricavare energia solare dallo spazio, questa potrà essere considerata l’ultima tappa di un cammino molto accattivante in vista della scoperta delle meraviglie dell’universo.
Il nostro sguardo quindi va oltre le 7 meraviglie più affascinanti del pianeta in termini di natura, allargandosi all’intero universo. Non a caso d’altronde ha suscitato tanto interesse l’eclissi totale di luna del 15 giugno, vista come un vero spettacolo della natura.
A proposito del quasar scoperto di recente, Stephen Warren, astrofisico dell’Imperial College di Londra, ha fatto notare:
Si tratta di un oggetto molto raro che ci aiuterà a capire anche come i buchi neri supermassivi sono riusciti a formarsi solo poche centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang.
Un modo affascinante per sapere che cosa è accaduto esattamente fra 150 e 800 milioni di anni dopo il Big Bang.
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