Il referendum sul nucleare si farà: lo ha deciso la Cassazione. Tutto è partito da un ricorso portato avanti da alcune forze politiche e dal WWF, che hanno chiesto di trasferire la richiesta di abrogazione dalla legge precedente alle nuove norme previste in materia di produzione di energia nucleare. Permane pertanto la richiesta di abrogazione e gli Italiani saranno chiamati ad esprimere il loro parare in merito alla questione. L’organizzazione prevede una ristampa delle schede, in modo da adattare il quesito referendario alle nuove leggi. Si tratta di un’azione a sostegno dell’ambiente?
Sulla questione le opinioni sono contrastanti, a partire dal parere espresso dei vari rappresentanti politici. In effetti già da tempo la vicenda ha scatenato una serie di reazioni, che sono diventate più complesse dopo il disastro nucleare accaduto in Giappone in seguito al terremoto. Secondo alcuni l’Italia dovrebbe andare avanti sulla strada dell’energia nucleare, mentre totalmente opposta è l’opinione del fronte del no, che ha messo in atto diverse mosse contro il nucleare in Italia.
Il WWF varie volte in precedenza ha sottolineato che si dovrebbe votare nell’ambito del referendum sul nucleare. Adesso si è messo un punto fermo sul problema, riservando la facoltà di decidere ai nostri connazionali, sempre che si riesca a raggiungere il quorum.
Il ministro dello sviluppo economico Paolo Romani ha fatto notare:
Il voto “non più su nucleare sì/nucleare no – già abrogato dal governo – può avere l’unico effetto di lasciare il Paese con un vuoto normativo sulla costruzione del futuro energetico.
Le associazioni ambientaliste, Greenpeace, WWF e Legambiente hanno invece apprezzato la decisione della Cassazione. Come finirà? Non ci resta che aspettare il voto degli Italiani.