Ridurre lo spreco di plastica è importante per salvaguardare l’ambiente e la salute del Pianeta: i consigli della società Up2You.
L’inquinamento da plastica è una delle problematiche contro cui si sta lottando maggiormente per limitare i danni all’ambiente e agli ecosistemi. Tonnellate di rifiuti in plastica vengono ogni anno abbandonati in spiaggia o nei mari.
Secondo alcune stime, continuando con questi ritmi di produzione di rifiuti, in mare nel 2050 potrebbe esserci più plastica che pesci. Una situazione che preoccupa gli esperti, i quali da anni lanciano degli appelli per ridurre lo spreco di plastica. In tal senso, la società Up2You ha stilato una guida per scegliere i prodotti in base ai loro imballaggi ed il loro impatto ambientale.
La società di consulenza Up2You ha condotto uno studio sul packaging in plastica dei vari prodotti che consumiamo. È emerso che in media ogni persona annualmente produce circa 500 chilogrammi di rifiuti, la cui maggior parte legati agli imballaggi dei prodotti. Una situazione che potrebbe portare, nel 2050, ad avere nei mari più rifiuti in plastica che pesci.
Gli appelli degli esperti non sono rimasti inascoltati e, numerosi governi hanno introdotto nuove leggi per limitare il packaging e ridurre l’inquinamento. Ovviamente per risultare efficaci, è necessario anche il contributo delle persone che dovrebbero fare più attenzione nella scelta dei prodotti per diminuire lo spreco di plastica.
La stessa Up2You ha, dunque, fornito alcuni consigli in questa direzione. Il primo è quello di cercare, quando è possibile, di comprare prodotti sfusi, dunque, privi di imballaggi. Quando non è possibile fare questa scelta, si può optare per articoli che hanno un packaging realizzato con un singolo materiale, circostanza che rende più semplice il riciclo.
Fondamentale è tenere conto di quanto riportato sull’etichetta, come alle espressioni “plastica riciclata” e “plastica riciclabile”. Nel secondo caso, non è sempre detto che sia stata prodotta con materiale di recupero, nonostante possa essere semplice il suo riciclo. Infine, è sempre bene pensare al riutilizzo degli imballaggi in modo da non creare rifiuti inutili: basta pensare alle bottiglie di vetro che possono essere utilizzate in vari modi prima di finire nell’immondizia.
Up2You ha voluto anche mettere a confronto i vari materiali utilizzati per gli imballaggi in termini di emissioni per la loro produzione. L’analisi ha dimostrato come, per un litro di merce, il packaging con meno emissioni di anidride carbonica per la sua realizzazione è la bottiglia in plastica 100% riciclata (43 grammi di CO2 equivalente), a seguire il cartone (54g di CO2eq) e la plastica vergine (110 di CO2eq). Fuori dal podio l’alluminio ed il vetro, per cui sono necessari rispettivamente 321g e 428g di CO2eq.
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