Greenpeace ha appena pubblicato un interessante report circa l’andamento dell’impatto ambientale dell’industria dei prodotti elettronici. Un report che dimostra come la maggior parte delle società del comparto stiano producendo sforzi di sicuro interesse e pregio, anche se non mancano le aziende attardate nella strada di uno sviluppo ecocompatibile, e quelle che si rifiutano addirittura di fornire dei dati in merito.
L’organizzazione ha formulato l’analisi sulla base delle domande rivolte a 20 compagnie di grandi dimensioni operanti nell’industria dell’elettronica, spaziando dai produttori di personal computer a quelli dei telefoni cellulari, passando per gli schermi televisivi e altri componenti utilizzati nell’high-tech di tutti i giorni, o quasi.
Stando ai dati di Greenpeace, la compagnia più ecologica sarebbe Acer, in grado di produrre notebook a basso impatto ambientale; esattamente l’opposto di Dell, che secondo l’associazione risulterebbe invece produrre i notebook più inquinanti, e gli smartphone meno “green”.
Al di là di tali elementi, Greenpeace ha altre occasioni per storcere il naso: di tutte le aziende contattate, infatti, due si sono rifiutate di fornire risultati utili per essere giudicate sotto l’aspetto ecocompatibile. E l’associazione ha ovviamente fatto i nomi: Apple e Philips.
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