Quali sono i peggiori Paesi del mondo in termini di impatto ambientale? La domanda è ben nota, ma la risposta potrebbe non essere affatto così famosa. Niente paura: ad aggiornarci sulla lista delle nazioni ecologicamente meno buone è uno studio condotto da un team di analisti dell’University of Adelaide Environmental Institute of Australia, che ha diramato la lista dei dieci Paesi con l’impatto ambientale più disastroso su scala globale.
L’osservazione dell’Università australiana, ribattezzata “Evalutating the relative environmental impact of Countries”, ordina i mercati locali attraverso la combinazione di sette indicatori di degrado ambientale. Tra questi, risaltano soprattutto la perdita delle foreste naturali, la modifica degli habitat naturali, la tutela del mare, l’utilizzo dei fertilizzanti, l’inquinamento delle acque e le emissioni di Co2.
Scorrendo la top ten (ben poco invidiabile, a dir la verità!), troviamo al 10mo posto l’Olanda, preceduta dalle Filippine (9), dalla Malaysia (8), dal Bahrain (7) e dalla Thailandia. Nei primi cinque posti, ancora Paesi medio-orientali (Kuwait quarto, Qatar terzo), ma soprattutto appartenenti all’area Asia – Pacifico: il Giappone è quinto, la Corea del Sud è seconda, mentre la palma del “cattivo” spetta a Singapore.
Lo studio ricorda inoltre come il mantenimento di un equilibrio ambientale sia una determinante essenziale per garantire un livello della qualità della vita adeguato, e il buon funzionamento dei servizi dell’ecosistema. Variabili messe in serio rischio da uno sviluppo incontrollato e scarsamente attento allo stato di salute ecologico.
Immagine tratta da ecoedility.it