Per incentivare la transizione verso le energie rinnovabili il governo ha previsto stanziamenti per l’installazione di impianti fotovoltaici gratuiti.
Stiamo vivendo in un’epoca in cui la crisi climatica comporta emergenze difficili da gestire in molte parti del pianeta. La causa principale del cambiamento climatico, secondo gli esperti, è da ricercarsi nell’aumento della temperatura globale, mentre quest’ultimo è da inficiare all’effetto serra provocato dall’inquinamento da combustibili fossili.
Questi ultimi, infatti, producono gas quali anidride carbonica o metano che, riversandosi nell’atmosfera, portano all’aumento delle temperature medie con conseguenze catastrofiche. Solo per citarne alcune pensiamo allo scioglimento dei ghiacci nelle zone artiche e all’aumento del livello del mare, oppure pensiamo alla siccità che affligge numerose zone del pianeta (nel Canale di Panama, ad esempio, sono centinaia le navi da carico in attesa di passare, bloccate dalla grave siccità).
Partendo da questi presupposti, comprendere l’assoluta necessità di ridurre l’uso dei combustibili fossili e delle fonti di energia non rinnovabili diventa sicuramente più facile. Proprio per questa ragione le autorità governative internazionali hanno cominciato a vagliare piani per incentivare la transizione energetica. Anche in Italia si possono annoverare numerose iniziative che hanno lo stesso scopo.
Un esempio sono i bonus dedicati all’installazione di impianti fotovoltaici, previsti per il 2024 e per il 2025. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha infatti stanziato 200 milioni di euro nell’ambito del reddito energetico, destinato alle famiglie in difficoltà economica e distribuito su base ISEE. Ai 200 milioni si sommeranno i versamenti volontari da parte delle amministrazioni locali, soprattutto per le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
I requisiti per poter accedere all’incentivo sono un ISEE inferiore a 15mila euro o a 30mila euro se si hanno almeno 4 figli a carico. Inoltre gli impianti installati tramite l’incentivo dovranno avere una potenza nominale minima di 2 kW e non superiore a 6. Con questo incentivo il governo vuole perseguire un doppio scopo: “quello sociale di sostegno alle fasce più indigenti e, allo stesso tempo, quello ambientale, perché promuoviamo l’utilizzo di energia rinnovabile“, ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto Fratin.
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