La Spagna stringe la cinghia, e si prepara ad affrontare un’altra difficile stagione cercando di ridurre, ove possibile, spesa e investimenti pubblici. A farne le spese potrebbe essere questa volta il macro settore delle energie rinnovabili, visto e considerato che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Mario Flores, ha fornito alla Commissione Nazionale dell’Energia un decreto con proposta di diminuzione dei bonus energetici sviluppati per sostenere la rivendita alla rete elettrica.
Stando alle volontà del Ministero, i bonus potrebbero essere ridotti così tanto da portare in flessione fino al 45% il prezzo dell’elettricità pagato per i nuovi impianti a energia solare. Il “taglio” così significativo sarebbe tuttavia da applicarsi solamente per gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni, installati a terra; per ciò che concerne invece i pannelli fotovoltaici installati sui tetti, e gli impianti a terra – ma di dimensioni ridotte – la contrazione del bonus sarebbe di più lieve entità.
Secondo quanto ha dichiarato il Ministro Flores, il taglio dei bonus rifletterebbe l’evoluzione del settore fotovoltaico, che può ora disporre – rispetto a pochi anni fa – di tecnologie migliori in grado di comprimere i costi e rendere più efficiente la produzione di energia elettrica derivante dallo sfruttamento del sole.
Anche se ciò che ha sostenuto il Ministro è facilmente verificabile, l’Asociaciòn Empresarial Fotovoltaica e l’Asociacion Industria Fotovoltaica non hanno gradito l’intervento, e si dimostrano molto scontente delle novità proposte dal governo Zapatero.
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