Il cambiamento climatico ha reso i passaggi di stagione sempre meno identificabili con improvvise piogge in primavera e caldo anomalo in inverno. E le piante?
Quello del cambiamento climatico e della crisi ambientale rappresenta un epocale spartiacque fra un prima ricco di incurie e un dopo marcato a fuoco dall’egida delle riforme ecologiche. A fare le spese dello stato attuale di cose sono tutti gli esseri viventi abitanti il pianeta, animali, esseri umani e piante. Alluvioni improvvise, periodi di grande siccità, grandinate anomale e temperature superiori ai 50 C° sono le componenti essenziali del clima del XXI secolo.
Oggi parliamo della risposta del mondo vegetale alle improvvise piogge, grandinate e agli abbassamenti frequenti di temperatura che contraddistinguono questo difficoltoso passaggio alla primavera. Iniziamo col dire che gli sbalzi termici non fanno bene e non hanno mai fatto bene alla piante tantochè si raccomanda spesso di innaffiarle con acqua a temperatura ambiente, figuriamoci quanto possano essere gradite improvvise grandinate e fenomeni analoghi.
Improvvise nevicate, gelo e freddo: il cambiamento climatico vessa le piante
In inverno si è soliti riporre le piante all’interno delle proprie abitazioni per evitare che gelate e freddo ne deteriorino aspetto e vitalità. Una possibile strategia consiste nel coprire le piante più poderose con dei teli di plastica in grado di proteggerle dalle intemperie. Ma cosa succede se una pianta rimane esposta al freddo perché inaspettato? I liquidi interni della pianta, come la linfa, ad esempio, si congelano.
Congelandosi i liquidi rompono le pareti delle cellule della pianta che con il successivo innalzamento delle temperature presenterà foglie, fusto e tessuti molli, privi di turgore. Ciò non sarà buon segno, al contrario, la pianta morirà di lì a poco. Anche la pioggia in eccesso è capace di creare non pochi problemi. Il terreno fradicio mantiene il gelo al suo interno molto più di un suolo asciutto e ciò comporta il congelamento dell’apparato radicale della pianta.
Gelo, vento e pioggia: come salvare le proprie piante?
Una possibile soluzione consiste nel ricoprire le piante meno resistenti all’acqua con dei teli appositi che ne evitino il ristagno. E il vento? Se il problema è il vento che colpisce la tua pianta i sintomi che presenterà saranno analoghi a quelli della mancanza d’acqua, ovvero, le foglie appariranno raggrinzite e così gli steli. La neve dal canto suo può piegare le piante con il suo peso, inclusi alberi di grande altezza.