I carabinieri di Barrafranca, in provincia di Enna, hanno arrestato un uomo di 79 anni colto mentre stava appiccando un incendio in un’area di campagna.
È tornata sotto controllo la situazione incendi in Sicilia. Alcuni roghi sono ancora attivi in alcune aree, ma l’emergenza sembra essere alle spalle con alcune squadre dei vigili del fuoco comunque impegnate sui luoghi interessati dalle fiamme.
Intanto, prosegue il lavoro delle forze dell’ordine per individuare eventuali responsabili. Nelle scorse ore, un uomo di 79 anni è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Barrafranca, in provincia di Enna. I militari dell’Arma hanno colto in flagrante il 79enne, il quale aveva appena appiccato un incendio che ha distrutto decine di ettari di uliveti.
È già partita la conta dei danni in Sicilia, devastata dai numerosi incendi degli ultimi giorni che hanno provocato anche tre vittime. Secondo quanto stimato, ammonterebbero già ad oltre 260 milioni. Fortunatamente l’emergenza è rientrata ed i roghi attivi al momento sarebbero diminuiti significativamente grazie al lavoro dei vigili del fuoco.
Sono già in corso le indagini delle forze dell’ordine per rintracciare gli eventuali responsabili dei devastanti incendi. I carabinieri della stazione di Barrafranca, durante un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato un uomo di 79 anni che sarebbe stato colto poco dopo aver appiccato un incendio. Secondo i militari dell’Arma, il 79enne, trovato in possesso di alcuni accendini ed un coltello, si sarebbe reso responsabile di un rogo che aveva devastato 30 ettari di uliveti. L’incendio sarebbe stato appiccato nel primo pomeriggio di ieri, giovedì 27 luglio, nelle campagne delle contrade Moli e Caldarella del centro in provincia di Enna. Oltre ai danni alle colture, le fiamme avrebbero messo a rischio alcune abitazioni della zona.
I carabinieri, dopo l’arresto, hanno accompagnato in caserma il 79enne. Qui, quest’ultimo, secondo quanto riportano alcune fonti locali e la redazione di Sky Tg24, avrebbe provato a corrompere un militare dell’Arma offrendogli del denaro per convincerlo a non proseguire l’indagine nei suoi confronti.
La Procura della Repubblica del capoluogo di provincia siciliano ha aperto un fascicolo. Il 79enne è ora accusato di incendio doloso, istigazione alla corruzione e porto illegale di coltello.
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