Gli incendi sempre più frequenti sono la diretta conseguenza dell’innalzamento delle temperature che sta mettendo in ginocchio il pianeta.
L’aumento delle temperature a livello globale sta creando dei danni ingenti incontenibili. Gli incendi ne sono una diretta conseguenza con l’ecocidio di interi ecosistemi. Il problema riguarda anche l’essere umano, diretto responsabile dei roghi e vittima di sé stesso. Talvolta gli incendi nascono spontaneamente come fatalità all’aumento delle temperature sempre più insostenibili.
Una ricerca pubblicata di recente fa luce sugli effetti negativi degli incendi sugli ecosistemi e sull’habitat naturale di moltissime specie animali. Le fiamme genererebbero alcune particelle chiamate: dark brown carbon che, al contrario di ciò che si pensava, contribuiscono al surriscaldamento globale.
Gli incendi che stanno distruggendo vasti territori boschivi in tutto il mondo stanno avendo un impatto significativo sull’ambiente e sul clima globale. L’aumento delle temperature globali ha contribuito alla crescita del numero e dell’intensità degli incendi, che si diffondono sempre più velocemente e causano danni devastanti. Sebbene la maggior parte degli incendi sia causata dall’uomo, il clima sempre più caldo e secco favorisce la loro propagazione.
Una recente scoperta pubblicata su Nature Geoscience riguarda il fenomeno del “dark brown carbon”, una classe di particelle rilasciate dagli incendi. In passato, si pensava che queste particelle potessero contribuire a combattere il riscaldamento globale, ma uno studio condotto dalla McKelvey School of Engineering ha dimostrato che hanno effetti opposti. Il fumo rilasciato dagli incendi non è omogeneo: alcune particelle sono più scure, mentre altre sono più chiare. Le particelle scure assorbono la radiazione solare e contribuiscono all’effetto serra, mentre si pensava che quelle chiare disperdessero la luce del sole, avendo un effetto opposto.
Tuttavia, la nuova ricerca ha dimostrato che il fumo bianco non è così “benigno” come si credeva. Sebbene alcune delle particelle chiare disperdano effettivamente i raggi solari, ce ne sono altre che, nonostante siano chiare, assorbono comunque la luce solare. Queste particelle, che hanno un diametro nell’ordine dei nanometri, reagiscono alla luce in modo simile a quelle scure, assorbendo l’energia dei raggi solari e contribuendo al riscaldamento globale.
Sebbene il loro potere assorbente sia inferiore a quello delle particelle scure, misurazioni effettuate sul campo dopo un incendio hanno dimostrato che queste particelle organiche sono quattro volte più abbondanti. Fino ad ora, queste particelle non erano state considerate nei modelli climatici, ma gli autori dello studio suggeriscono che il loro contributo all’effetto serra dovrebbe essere preso in considerazione per comprendere appieno l’impatto degli incendi sul clima globale.
L’aumento della presenza di queste particelle organiche nel fumo degli incendi rappresenta una nuova sfida nella lotta al cambiamento climatico e alla protezione dell’ambiente. È necessario comprendere meglio il loro impatto e sviluppare strategie per ridurre le emissioni di queste particelle durante gli incendi. Inoltre, è fondamentale adottare misure per prevenire gli incendi stessi, promuovendo pratiche di gestione sostenibile delle foreste e sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione degli ecosistemi naturali.
Molti Paesi, tra cui la Francia e alcuni Paesi dell’Unione Europea, hanno già introdotto il reato di ecocidio nelle loro legislazioni. Questo rappresenta un passo importante verso la protezione dell’ambiente e la responsabilizzazione delle persone e delle aziende che causano danni irreversibili agli ecosistemi.
Tuttavia, è necessario un impegno globale per affrontare il problema dell’ecocidio e adottare misure efficaci per prevenire la distruzione dell’ambiente. È fondamentale che i governi, le organizzazioni internazionali e la società civile collaborino per promuovere la sostenibilità ambientale, adottare politiche di conservazione efficaci e garantire che coloro che commettono reati ambientali siano chiamati a rispondere delle loro azioni.
Gli incendi che stanno distruggendo le foreste in tutto il mondo hanno conseguenze significative sull’ambiente e sul clima globale. La scoperta del fenomeno del dark brown carbon ha evidenziato che il fumo rilasciato dagli incendi ha effetti negativi sul riscaldamento globale, anche se alcune particelle sono chiare.
Inoltre, è fondamentale lottare contro l’ecocidio, riconoscendo il suo status di reato e adottando politiche e azioni per proteggere l’ambiente e promuovere la sostenibilità. Solo attraverso un impegno globale possiamo affrontare queste sfide e preservare il nostro pianeta per le generazioni future.
Scopri come un semplice gesto di pochi minuti, come spostare i mobili dai termosifoni, può…
Quale tipologia di plastica può andare nel microonde? Controlla il simbolo e scopri tutto quello…
I Cantieri della transizione ecologica lanciati da Legambiente fanno tappa in Piemonte: scopriamo di cosa…