Secondo quanto è stato dichiarato infatti non ci sarebbe nessun pericolo per l’ambiente, in quanto il liquido sarebbe rimasto all’interno delle vasche di contenimento e quindi non sarebbe da riscontrare nessuna contaminazione esterna. Tra l’altro l’incendio avrebbe fatto arrestare automaticamente il reattore stesso, evitando ogni altro possibile pericolo.
Dopo il terremoto in Giappone, sono state varie le reazioni nel mondo sul nucleare. È logico quindi che anche adesso, di fronte ad episodi del genere, che toccano da vicino la questione della sicurezza nucleare, si abbia paura.
Il timore investe anche la sostenibilità ambientale, perché le contaminazioni nucleari possono avere un impatto ambientale disastroso. Tra l’altro, dopo il terremoto in Giappone, era emerso che molti reattori nucleari nel mondo sono a rischio.
Il gruppo Edf ha dichiarato: “I sistemi di sicurezza si sono attivati normalmente e il reattore si è spento automaticamente. Non ci sono stati feriti e l’evento non ha avuto alcuna conseguenza sull’ambiente.”
L’allarme è infatti rientrato subito, anche perché le squadre anti-incendio si sono attivate nell’immediatezza, escludendo eventuali esplosioni che sarebbero state veramente pericolose.
L’episodio ripropone con forza la questione del nucleare, a cui molti Paesi hanno deciso di rinunciare, ma al quale la Francia guarda ancora con un certo interesse. Data la vicinanza territoriale con il nostro Paese, non possiamo non esserne coinvolti.
È possibile che non si riesca a privilegiare altre fonti di energia, come le fonti rinnovabili, che non presentano rischi per l’ambiente? Il dibattito sul ricorso dell’energia nucleare continua a comportare parecchi dubbi e l’incendio nell’impianto francese non fa altro che dimostrare come la soluzione sul problema è ancora lontana.
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