Oltre al lato economico è importante ricordare i benefici che una scelta di sostenibilità ambientale potrebbe apportare, come la riduzione delle polveri sottili e dell’inquinamento dell’aria. La conseguenza più diretta è un paese più eco-friendly, con uno stile di vita più sano basato su strategie di mobilità sostenibile. Già l’anno scorso si era parlato di finanziamenti e si è pensato a degli ecoincentivi di 5.000 euro per le auto elettriche, per stimolare l’acquisto di veicoli elettrici, i quali spesso non convincono gli Italiani anche a causa del prezzo piuttosto elevato.
Clini, però, punta ancora più in alto, a favorire la produzione nazionale delle auto elettriche. Una sua dichiarazione in merito spiegherà meglio i termini della questione: “L’auto elettrica sta diventando un prodotto significativo, anche se di nicchia, per i sistemi urbani. Ci sono grandi case automobilistiche europee che stanno investendo su questo. Io spero che l’Italia riesca a consolidare la sua capacità produttiva, per fare in modo che non succeda quello che è successo con il fotovoltaico.”
A guastargli la festa, però, ci pensa il suo compagno di governo Catricalà, il quale ha dichiarato: “Il mercato dell’auto ha bisogno di un incentivo che non sia selettivo per rispettare i principi del mercato unico europeo“, ribadendo il principio che per qualsiasi azione simile è necessario prima “trovare una copertura” economica e finanziaria.
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