Il GSE ha spiegato che nel corso del tempo sono state ricevute 531.242 richieste per i bonus dedicati alle energie rinnovabili. Si tratta, in particolare, di 5.634 impianti integrati innovativi, 2442 cambiamenti di tetti realizzati in Eternit, 38 strutture green della Pubblica Amministrazione, 6 a concentrazione. Ce ne sono, nel dettaglio, 63.763 con potenza fino a 12 kW e 797 con un valore tra i 12 e i 20 kW. Per questo motivo, con il raggiungimento della cifra massima prevista dalla legge, non ci saranno più, a breve, le possibilità offerte dal Conto Energia fino ad ora in vigore, che ha avuto una durata maggiore rispetto a quella prevista in una fase iniziale.
Alle agevolazioni previste dal decreto, comunque, non è stata ancora posta fine. Il GSE ha ricordato, infatti, che le regole cesseranno di esistere a partire dai 30 giorni successivi al momento della pubblicazione della delibera da parte dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Questo annuncio in realtà dovrebbe essere disponibile tra pochissimo tempo. Quindi, facendo i conti, manca circa un mese prima che venga chiuso il Quinto Conto Energia con tutte le possibilità di agevolazione e di finanziamento rivolte ad enti pubblici e a privati.
Gli incentivi costituiscono un punto di riferimento essenziale per puntare sulla sostenibilità ambientale garantita dal ricorso alle energie rinnovabili. Queste ultime costituiscono una prospettiva molto importante per ciò che riguarda lo sviluppo sostenibile. Il nostro Paese, anche in termini di opinione pubblica, comincia a rendersi conto dell’importanza dello sfruttamento delle ecoenergie e in particolare dell’energia solare, per la quale l’Italia detiene un vero e proprio record. Gli incentivi per il fotovoltaico 2013 sono disciplinati dal Quarto Conto Energia (Decreto Ministeriale del maggio 2011). Ma cosa impone questo decreto?
Il Quarto Conto Energia ha stabilito una nuova impostazione per ciò che riguarda la remunerazione degli impianti fotovoltaici a partire dall’1 gennaio 2013. Da questa data si è passati, infatti, alla cosiddetta tariffa onnicomprensiva, una tariffa singola per rimborsare l’energia prodotta e immessa nella rete elettrica. Le diverse tariffe incentivanti vengono stabilite, tenendo conto del tipo di impianto fotovoltaico, della potenza prodotta e della data in cui l’impianto solare è entrato in funzione.
Nello specifico gli impianti fotovoltaici che hanno potuto usufruire degli ecoincentivi del 2013 sono i piccoli impianti, che non abbiano una potenza superiore a 1.000 kW, e i grandi impianti fotovoltaici, che sono tutti quelli che non rientrano nella casistica dei precedenti. I bonus venivano forniti anche agli impianti fotovoltaici a concentrazione e a quelli integrati innovativi, che sono costruiti con tecnologie moderne, le quali riescono a sostituire alcuni elementi architettonici.
Il Quinto Conto Energia, entrato in vigore ad agosto del 2012, ha apportato delle modifiche a quanto è stabilito dal Quarto Conto Energia, con eccezione degli impianti realizzati sulle proprietà delle pubbliche amministrazioni, che, nel caso dell’avvio entro il 31 dicembre del 2012, potevano continuare a godere del Quarto Conto Energia. E’ stata introdotta una tariffa onnicomprensiva, che riunisce in se stessa l’incentivazione e il valore dell’energia ceduta alla rete. Tutta quell’energia che viene autoconsumata e quindi non immessa nella rete elettrica può godere di un premio per l’autoconsumo. Sia la tariffa onnicomprensiva che quella per l’autoconsumo possono essere aumentate, se si costruiscono degli impianti che vanno a sostituire i prodotti in eternit.
Il Quinto Conto Energia stabilisce anche che, per ottenere l’accesso all’incentivazione, gli impianti devono essere iscritti in un apposito registro. E’ stato questo uno degli aspetti più criticati. La situazione sui finanziamenti destato parecchie perplessità, perché inizialmente il Governo non sembrava molto propenso ad investire più di tanto su una risorsa che comunque è indispensabile per l’Italia. Molte polemiche si sono avute anche per il registro obbligatorio, dal quale comunque sono esclusi i piccoli impianti solari.
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