[galleria id=”379″]Lo sapevate? Insieme alla bolletta dell’energia elettrica pagate, oltre agli oneri legati al servizio e alle varie imposte, anche i costi generali del sistema elettrico, (come definito dal decreto del 26 gennaio 2000 ad opera dei Ministeri), che vengono sborsati da tutti gli utenti finali.
La fetta più importante di queste componenti si chiama A3, e promuove la generazione di energia da fonti rinnovabili e fonti assimilate per mezzo di un sistema di eco incentivi.
Quando parliamo di “fonti rinnovabili” intendiamo le fonti energetiche diverse dai combustibili di origine fossile come carbone, petrolio, gas naturale. Quindi: energia eolica, energia solare, energia idrica, energia geotermica, energia delle biomasse (gas derivati dalla decomposizione di sostanze organiche) e di combustione dei rifiuti. Consideriamo invece impianti alimentati da “fonti assimilati” gli impianti di cogenerazione (ovvero produzione di energia elettrica ed energia termica combinate), sistemi che impiegano scarti di lavorazione oppure i processi, fonti fossili prodotti da giacimenti minori. Questi impianti beneficiano degli incentivi dal provvedimento del Comitato interministeriale dei prezzi n. 6/92.
Il meccanismo degli incentivi funziona così: l’energia elettrica prodotta dagli impianti, viene acquistata dal Gestore del Sistema Elettrico (S.p.A. di proprietà pubblica) a condizioni economiche favorevoli per la società energetica: quello che il GSE spende per l’acquisto di questa energia e i proventi ottenuti dal GSE dalla rivendita ai grossiste del mercato viene coperto dai ricavi della componente A3.
Immagini tratte da:
learn.londonmet.ac.uk
repubblica.it
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