Il 6 maggio del 1948 due treni si scontrarono in una galleria a Mornago, in provincia di Varese provocando la morte di sei persone, altre venti rimasero ferite.
Un’Italia ancora alle prese con la ricostruzione dopo il secondo conflitto mondiale, che l’aveva messa in ginocchio, quella del 6 maggio 1948 quando si verificò un tragico incidente ferroviario che provocò morti e feriti.
La tragedia si consumò nel territorio di Mornago, comune in provincia di Varese, all’interno di una galleria nel tratto compreso tra le stazioni di Mornago-Cimbro e di Ternata. A perdere la vita 6 persone, mentre i feriti furono 20.
L’incidente di Mornago: la dinamica
Nel primo pomeriggio di quel drammatico giorno, un treno merci lasciò la stazione di Mornago, ma poco dopo, mentre percorreva una galleria, quattro delle sue carrozze si distaccarono dal resto del convoglio. In fretta scesero gli addetti ai lavori che cercarono di risolvere la problematica per continuare la corsa.
Purtroppo, durante le operazioni, quando l’orologio segnava circa le 15:25, sopraggiunge un treno viaggiatori, diretto a Luino (Varese), il cui macchinista non poté far nulla per evitare l’impatto. Il violentissimo scontro distrusse completamente alcune carrozze ridotte ad un ammasso di lamiere.
I superstiti lasciarono i vagoni ed, insieme ad alcuni residenti della zona, iniziarono a prestare i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale medico che sopraggiunse poco dopo l’allarme. Per sei persone era ormai troppo tardi, fu possibile solo dichiararne la morte, mentre venti riportarono ferite. Alcuni di loro vennero trasportati presso gli ospedali di zona.
Sul luogo del tragico incidente giunsero anche diversi militari ed i carabinieri che parteciparono alle operazioni di soccorso e si occuparono in seguito del riconoscimento delle vittime.
Le inchieste successive
Poco dopo la tragedia, vennero avviate le relative indagini con l’obiettivo di accertare eventuali responsabilità. Gli investigatori rilevarono un errore da parte del capostazione supplente di Mornago che ammise le proprie responsabilità e venne posto in stato di fermo. Nel dettaglio, il capostazione supplente aveva dato l’ok al treno viaggiatori per ripartire, ma non si era assicurato che il convoglio merci, partito poco prima, fosse giunto allo scalo di Ternate. Un errore che provocò lo scontro all’interno della galleria.