Un errore umano provocherà un terribile incidente ferroviario nel 1890 e la morte di tre persone: il capostazione non controllò se erano arrivati dispacci telegrafici.
Il 6 ottobre del 1890 un terrificante incidente ferroviario provocò la morte di 3 persone ed il ferimento di altre 15. Si trattò di uno scontro fra due treni avvenuto tra le stazioni di Vignale e Bellinzago lungo la ferrovia Novara-Luino.
Ad essere coinvolti un treno merci ed un convoglio passeggeri, entrati in collisione a causa di un errore umano del capostazione in servizio alla stazione di Novara. Sul luogo della tragedia arrivarono numerose squadre di soccorso e le forze dell’ordine che si trovarono davanti ad una scena terrificante.
Nel tardo pomeriggio del 6 ottobre 1890, il treno diretto della Rete Mediterranea partito da Genova e diretto in alcune località della Svizzera stava proseguendo il suo viaggio per poi giungere, poco dopo le 22, alla stazione di Novara. Una sosta di pochi minuti, per poi ripartire verso le sue destinazioni.
Il convoglio in questione, essendo a “marcia privilegiata”, avrebbe dovuto avere precedenza, per questa ragione il capostazione, senza controllare i dispacci telegrafici, diede il segnale per partire. Il convoglio lasciò, dunque, lo scalo e il capostazione tornò nel suo ufficio, ma solo a quel punto si rese conto che era arrivato un dispaccio: il capostazione di Oleggio avvertiva che alle ore 22:19 era arrivato un treno merci che contava 50 minuti di ritardo, poi ripartito.
Leggendo il documento, l’uomo si rese conto della situazione gravissima e cercò in tutti i modi di fare arrestare la corsa del treno, ma nonostante il tempestivo intervento, non riuscì ad evitare il peggio. Provò a mandare un dispaccio, ma nulla da fare. Notando le luci del convoglio, il macchinista e il fuochista del treno merci cercarono di azionare i freni, poi si lanciarono dalla locomotiva. I due treni si scontrarono violentemente lungo il tratto Vignale e Bellinzago qualche istante dopo.
A quel punto non rimase che contattare i soccorsi, intervenuti il prima possibile per prestare soccorso ai passeggeri ed al personale.
Il bilancio finale fu di 3 vittime e 15 feriti, tra cui alcuni in gravi condizioni che vennero subito trasportati in ospedale per le cure del caso. Immediatamente vennero attivate le indagini per chiarire cosa avesse provocato il tragico scontro: il sotto-capostazione, dopo aver preso parte alle operazioni di soccorso, si prese tutte le responsabilità consegnandosi alle forze dell’ordine.
Il capostazione ed ad altri due impiegati dello scalo novarese, finirono a processo: il primo venne condannato a 10 mesi di reclusione ed ad una multa e venne anche licenziato dalla società ferroviaria, mentre gli altri due imputati assolti.
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