Il verme solitario è l’incubo di molti. Ci si preoccupa su come si possa prendere e con quali sintomi si potrebbe manifestare. Generalmente, non causano evidenti segnali, ma possono comunque provocare alcuni fastidi come perdita di peso, dolore addominale o diarrea.
Per trattarli, c’è una cura specifica con la quale vengono utilizzati dei farmaci antiparassitari. Ma bisogna fare attenzione, nel caso in cui però non sia sufficiente per eliminare collo e testa del verme, questo può ricrearsi. E’ davvero un pensiero per molti e ci sono alcuni alimenti principali che possono trasmetterlo.
Gli alimenti che possono far contrarre il verme solitario
Un pensiero che incute paura in molte persone è il poter prendere il verme solitario, ovvero la tenia. La tenia è un’infezione intestinale, causata principalmente da alcuni alimenti. Viene trattata grazie a degli antiparassitari, ma bisogna far particolare attenzione che venga eliminata sia la testa che il collo del verme o altrimenti il problema non sarà affatto risolto.
I cibi che potrebbero farla manifestare sono il pesce d’acqua dolce, la carne di manzo o maiale, ma anche alimenti o acqua contaminati. Viene diagnosticata trovando uova o segmenti di verme nelle feci.
Nello specifico si può contrarre nel caso in cui il pesce d’acqua dolce sia poco cotto o crudo, o se l’animale sia stato contaminato. Anche la carne di maiale o di manzo cruda o poco cotta può essere pericolosa.
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Se purtroppo capita di contrarre la tenia, le larve maturano all’interno dell’intestino, diventando adulte e rilasciando delle sfere che entrano nella parete intestinale. Generalmente non ci sono sintomi evidenti, ma possono comunque causare dolore all’addome, perdita di peso o diarrea. Nel caso specifico, della tenia del pesce, si può riscontrare una carenza di vitamina B12 causando l’anemia, in quanto questa viene assorbita dal verme.
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Per poterla prevenire un buon espediente è sicuramente cuocere bene gli alimenti, che sia carne o pesce, potendo così evitare di prendere l’infezione. Un’attenzione necessaria per poter prevenire e non rischiare di dover seguire cure specifiche per dover eliminare il verme solitario.