Indonesia, mercato di Tomohon: divieto vendita di carne di gatto e cane

Indonesia, arriva la svolta che molti animalisti si auguravano per il sud-est asiatico: il divieto di vendita di carne di gatto e cane.

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Carne (Foto da Canva) – Ecoo.it

In Indonesia, importante centro di commercio e mercati di animali selvatici, rettili e anfibi, è passata di recente una legge che vieta la vendita di carne di gatto e cane. Una svolta in senso ecologico che molti animalisti si auguravano per il sud-est asiatico, in cui per motivi culturali questa tipologia di carne è paragonabile al nostro pollo o manzo.

Si tratta del mercato umido di Tomohon, uno dei più grandi centri di commercio di macellazione di carne di gatto, cane, pipistrelli, coccodrilli, topi e rettili di ogni tipo. La Human Society International parla di una vera e propria svolta in senso ecologico e per il benessere e la salute dell’uomo.

Indonesia: vietata la vendita di carne di gatto e cane a Tomohon

In Indonesia, sull’isola di Sulawesi, c’è stata una svolta storica nel famoso mercato di Tomohon, noto per essere uno dei wet market più celebri al mondo per la macellazione e vendita di cani e gatti, oltre ad altre specie come topi e pipistrelli. Dopo anni di attesa e numerose richieste da parte di gruppi animalisti, è finalmente stata vietata la vendita di carne di cane e gatto.

Il mercato di Tomohon è stato oggetto di denunce per i suoi metodi brutali di macellazione, in cui gli animali venivano uccisi con bastonate, fiamma ossidrica e acqua bollente. Questa situazione ha suscitato indignazione e proteste da parte di organizzazioni per la protezione degli animali.

Divieto carne cane
Wet market (Foto da Canva) – Ecoo.it

L’accordo per vietare la macellazione e il commercio di carne di cane e gatto è stato firmato, e il sindaco ha approvato una legge per rendere effettiva la decisione. Il Gruppo Animalista Humane Society International (HSI) ha elogiato l’accordo come una svolta storica, poiché salverà migliaia di animali da morti cruente per il consumo umano. Si stima che ogni anno siano macellati circa 130.000 cani solo in quel mercato.

Questa decisione potrebbe anche avere un impatto sulla riduzione dell’azione dei trafficanti di animali domestici che cercano di catturare cani e gatti, rubandoli anche dalle case di cittadini e turisti.

Perché nel sud-est asiatico è ancora viva questa pratica

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Pesci (Foto da Canva) – Ecoo.it

In alcune di queste culture, la carne di gatto e cane è stata consumata da secoli e potrebbe essere considerata parte della tradizione culinaria locale. Queste pratiche hanno radici storiche profonde e sono state tramandate di generazione in generazione.

Gatti e cani possono essere stati storicamente considerati una fonte di cibo disponibile e accessibile. In passato, queste comunità si basavano principalmente sull’agricoltura e la caccia per il loro sostentamento, e cani e gatti potevano essere cacciati e consumati come fonte di proteine.  In tempi di carestia o gravi difficoltà economiche, alcune persone possono essersi rivolte a cibi non convenzionali, come carne di gatto e cane, per sopravvivere.

Inoltre, nella medicina tradizionale, la carne di gatto e cane è stata considerata una fonte di energia o è stata associata a benefici per la salute. Queste credenze possono aver contribuito alla sua inclusione nella dieta.

Tuttavia, va sottolineato che si tratta di un piccolo passo avanti, poiché il resto dell’Indonesia continua ancora con la macellazione e il commercio di carne di cane e gatto, e altri paesi come Cina e Corea del Sud continuano a praticare questa attività. Ciò evidenzia la necessità di un impegno più ampio a livello globale per proteggere e rispettare gli animali e porre fine a tali pratiche crudeli.

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