L’industria tessile è una delle più inquinanti a livello globale: per invertire la rotta, si sta facendo molto per renderla più sostenibile. Approfondiamo i passi fatti in avanti nel settore.
In cima alla lista delle passioni umane, c’è sicuramente la moda. I vestiti, infatti, non solo proteggono il nostro corpo, ma permettono di dare voce alla nostra identità: come diceva il sociologo Marshall McLuhan, il vestiario è da un lato omologazione, ovvero un mezzo per sentirci parte di un qualcosa, e dall’altro lato è differenziazione, permettendoci di esprimere la nostra unicità.
Se la moda è amata secolo dopo secolo, tanto che nel tempo si è creata un’industria diventata una delle più ampie a livello globale, con l’avvento delle produzioni in serie, la sua mole produttiva è aumentata a dismisura, permettendoci di avere un’immensa gamma di vestiti a disposizione, venduti a prezzi sempre più bassi.
Con questo processo sono aumentate a dismisura le emissioni prodotte, rendendo la moda uno dei settori più impattanti in assoluto. Le cose sono peggiorante con l’avvento del fast fashion, la moda veloce che anima le catene dell’abbigliamento in cui spesso molti di noi comprano.
Si tratta di un modello produttivo che sforna una collezione dopo l’altra venduta a prezzi bassissimi. A pagare quel prezzo è però il Pianeta: da un lato l’ambiente minato dalle produzioni insostenibili e dall’altro i lavoratori sfruttati nelle fabbriche tessili delocalizzate nei Paesi terzi.
Industria tessile: si punta tutto sulla moda sostenibile per invertire la rotta del fast fashion
Oltre all’inquinamento ambientale e allo sfruttamento lavorativo, la moda veloce porta a un altro problema: l’immensa mole di rifiuti prodotti. Secondo i dati, solo a livello dell’Ue vengono generati ogni anno 8 milioni di tonnellate di rifiuti tessili. Di questi solo il 20% viene viene riciclato correttamente, creando veri e propri cimiteri di vestiti sparsi per il globo.
Vista la situazione urgente in cui si trova il Pianeta per colpa del fashion, è molto importante invertire la rotta. La moda sostenibile scende in campo per fare proprio questo: creare un abbigliamento in armonia con la natura e le persone è la sua missione.
L’obiettivo è quello di dare vita ad abiti realizzati con materiali a basso impatto ambientale, oppure fibre alternative, cambiando proprio l’approccio alla moda sia nelle aziende, sia nei consumatori. In generale si vuole diffondere un approccio consapevole che porti a produrre meno abiti e più virtuosi, riducendo gli acquisti nel segno del mantra meno ma meglio.
Moda sostenibile, non è più un’opzione: è la necessità per il Pianeta
Per invertire la rotta della moda insostenibile, è davvero di primaria importanza far sì che sempre più realtà producano in modo green. Per farlo si puntano i riflettori sull’economia circolare, stimolata anche dal Green Deal Europeo, che spinge i produttori a ricorrere a fibre riciclabili, in modo tale che quando un vestito smette il suo ciclo di vita, già a monte lo si è reso riciclabile. L’obiettivo è quindi quello di renderlo riusabile, evitando che finisca in discarica.