In tempi di crisi economica, anche le industrie crollano. Non le imprese ecologiche, però. È il boom della green economy e delle fonti rinnovabili.
Secondo dati Nomisma, i settori dell’energia solare, di quella eolica e le biomasse danno vita – da soli – ad un fatturato annuo di più di 5 miliardi di Euro. Di fronte a tali cifre, che permettono lo sviluppo di un’industria florida e rispettosa dell’ambiente, oltre al mantenimento e alla creazione di nuovi posti di lavoro, il settore nucleare dovrebbe quanto meno passare in secondo piano, visto che in ogni caso da solo non rappresenta la soluzione definitiva per l’approvigionamento energetico.
Il Sole 24 Ore riporta alcuni casi virtuosi di industrie ecologiche che si stanno sviluppando nel nostro paese. Il gruppo siciliano Moncada fino ad un decennio fa si occupava di edilizia pubblica. Poi il salto nelle energie alternative. Pannelli solari, impianti eolici e biomasse rappresentano i settori di punta del gruppo. Ben la metà del fatturato annuo dell’industria che prevede entro un anno di raddoppiare il numero dei propri dipendenti (220 in questo momento). Fa eco a questa impresa la Solsonica di Rieti che si occupa di pannelli fotovoltaici da esportazione. Un business di 20 milioni di Euro. Si potrebbero citare molti altri esempi. La sostanza non cambierebbe: la green economy rappresenta decisamente il futuro dell’economia e del mondo del lavoro.
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