In Sardegna è iniziata la stagione in cui esiste la minaccia delle cavallette, che infestano i campi. Per la bonifica si devono inviare delle segnalazioni
Era una delle piaghe d’Egitto, che pronosticava sventura. L’invasione delle cavallette. E da qualche decennio a questa parte, in acune aree dell’Italia è una realtà. Le cavallette sono particolarmente deleterie per i campi, i raccolti, e riescono a prolificare con una rapidità impensabile, per cui una certa quantità di locusta in poco temp diventa un tappeto che riesce a ricoprire un campo intero. E come sempre si torna ad insistere sullo stesso punto: i cambiamenti climatici. Quest’anno, come anche i precedenti, il caldo è arrivato anzitempo, e le alte temperature sono complici della schiusa delle uova.
Di conseguenza l’invasione, che può devastare centinaia di ettari in tutta la Sardegna, può diventare rapidamente un’emergenza del settore agricolo, che deve essere affrontata con polso fermo. O almeno così reputano le autorità. Il caldo anticipato ha scatenato le cavallette quando le piante si stanno svegliando e sono più fragili. Questo può comportare danni maggiori ai raccolti.
Esiste uno storico che conta i danni all’agricoltura causati dall’invasione delle cavallette. Lo scorso anno sono stati devastati oltre 60mila ettari di terreno coltivabile solo in Sardegna, nel mese di giugno. Episodio che ha fatto scattare l’allarme da parte della Coldiretti. A parere dell’organizzazione, le cavallete creano danni a tutto l’equilibrio biologico, in quanto non colpiscono solamente i campi agricoli, ma anche i giardini ed orti, creando disastri irrecuperabili. Ed ora in Sardegna torna la schiusa, e con essa la minaccia di un’ulteriore devastazione, che lo scorso anno ha messo in ginocchio 26 paesi sardi. È necessario intervento politico ed operativo da parte delle autorità locali.
Ed anche questa volta la tecnologia viene in aiuto. È stata disposta dalla Regione Sardegna una App specifica per le segnalazioni in tempo reale della presenza massiccia di cavallette. In questo modo si accelerano i tempi di intervento e si arginano le devastazioni. Come sottolinea il presidente dell’Unione dei Comuni della Barbagia Paolo Ledda, in questa fase è fondamentale il supporto dei cittadini alla guerra contro le cavallette.
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