Quando non esistevano gli antibiotici ed i farmaci così come li conosciamo, altri rimedi naturali venivano usati per curare l’influenza
I farmaci e le industrie farmaceutiche propriamente detti sono delle ‘novità’ del ventunesimo secolo. Con la scoperta dell’aspirina da parte di Fleming, anzi, dell’acido acetilsalicilico, si è fatto un grande passo in avanti nella ricerca medica. Stessa cosa per quanto riguarda l’utilizzo degli antibiotici e dei vaccini. In passato una semplice influenza poteva essere fatale per le persone. Esistevano dei rimedi naturali, che incidevano non poco sulla cura. Nell’antichtà, dunque nell’antica Grecia e nell’antica Roma, si credeva che i malanni quali i dolori e l’influenza fossero delle punizioni divine.
Stessa cosa nel Medioevo, ma con il rinforzo della cultura cattolica sulla giusta punizione. Tuttavia ciò non impediva di cercare dei rimedi ai malanni, anche se spesso venivano accettati in maniera rassegnata. I decotti di erbe e le polveri minerali erano i rimedi più utilizzati. Fino alla nascita della medicina propriamente detta, con Ippocrate.
Anche nel Medioevo l’influenza era considerata una colpa da espiare. Nonostante ciò, da Ippocrate in poi si sono sviluppate delle teorie con basi maggiormente scientifiche. Come la teoria degli umori. Ippocrate era convinto che il corpo umano fose composto da quattro sostanze fondamentali: bile gialla, bile nera, sangue e flegma. Questi elementi garantivano il benessere della persona e dovevano essere in equilibrio. Sia gli eccessi che le mancanze portavano all’insorgenza dei dolori e delle malattie, come l’influenza. Da qui la pratica che è stata utilizzata copiosamente nei secoli a venire: il salasso. In questo modo, attraverso tagli chirurgici o sanguisughe, si rimuovevano le sostanze in eccesso.
Oggi si chiama fitoterapia. Nel passato era la cura consuetudinaria dell’influenza e di altri sintomi grazie alle erbe. Febbre e raffreddore venivano curati con i decotti di melissa. Essi provocavano la sudorazione adatta ad abbassare la febbre. Un vero farmaco antiepiretico ante litteram, come oggi è il paracetamolo. Per curare e prevenire il mal di stomaco si utilizzavano erbe officinali quali salvia, melissa e finocchio. Utilizzato ancora oggi per alleviare i sintomi della nausea. Il gonfiore intestinale veniva curato con l’alloro. Mentre le eruzioni cutanee con l’aloe. Il disinfettante il uso era l’aceto. L’oppio sostituiva l’anestesia per gli interventi. E come calmante un decotto di papavero.
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