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Infrastrutture per una mobilità sostenibile, via alla Missione 3 per implementare il trasporto ferroviario

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Rafforzare ed estendere l’Alta velocità ferroviaria nazionale, potenziando la rete ferroviaria regionale, con una particolare attenzione al Mezzogiorno. E’ questo lo scopo del piano previsto dal Pnrr – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Con il nome Missione 3 il piano prevede di potenziare le infrastrutture per una mobilità sostenibile e più accessibile.

Il totale di queste misure, a partire dalla “Rete Ferroviaria Ad Alta Velocità/Capacità e Strade Sicure, concorre al Pnrr per 25 miliardi di euro. Mentre la voce “Intermodalità e logistica integrata” arriva a pesare per 360 milioni di euro. In totale la “Missione 3” gestirà 25,33 miliardi, passibili di aumenti in corso d’opera.

Il tema dei trasporti resta cruciale in Italia. Attualmente il 90% del traffico di passeggeri e il 54,5% di merci in Italia avviene su strada, mentre sulle ferrovie viaggia solo il 6% di passeggeri e l’11% di merci viene trasportato su rotaia. Di conseguenza il settore dei trasporti è quello maggiormente responsabile delle emissioni climalteranti (23,3% delle emissioni totali di gas serra).

Appare evidente la necessità di investire in infrastrutture per una mobilità sostenibile e nuove tecnologie, migliorare i collegamenti tra la rete ferroviaria, i porti e gli aeroporti e rafforzare la logistica in un Paese, che risente, ancora oggi, di forti ritardi e che presenta un evidente divario tra Nord e Sud e tra aree urbane e rurali.

Infrastrutture per una mobilità sostenibile, ma cosa prevede il piano nel dettaglio?

Gli investimenti sulla rete ferroviaria riguarderanno in particolare:

  • i collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci come la tratta Napoli-Bari (percorribile in 2 ore, rispetto alle attuali 3 ore e 30 minuti, con un aumento della capacità da 4 a 10 treni/ora sulle sezioni a doppio binario e un adeguamento delle prestazioni per consentire il transito dei treni merci di lunghezza fino a 750 m, senza limitazioni di peso assiale), la Palermo-Catania-Messina (con la realizzazione delle tratte intermedie del progetto si otterrà una riduzione del tempo di percorrenza di 60 minuti rispetto alle attuali 3 ore e un aumento della capacità da 4 a 10 treni/ora sulle tratte in raddoppio), la Salerno-Reggio Calabria (il tempo di percorrenza sarà ridotto di 60 minuti con un miglioramento delle prestazioni per consentire il transito dei treni merci, in particolare per il porto di Gioia Tauro).
  • le linee ad alta velocità che collegano il Nord all’Europa, potenziando così i servizi di trasporto su ferro, secondo una logica intermodale e stabilendo per le merci collegamenti più efficaci ed efficienti con il sistema dei porti esistenti. Gli interventi previsti riguarderanno la tratta Brescia-Verona-Vicenza (aumento della capacità e della regolarità del traffico grazie alla separazione dei nuovi servizi AV rispetto a quelli preesistenti, miglioramento del sistema di trasporto regionale, dovuto al potenziamento della linea tradizionale e migliore accessibilità della nuova stazione di Vicenza Fiera), la Liguria-Alpi (i tempi di percorrenza saranno quasi dimezzati sia sulla tratta Genova-Milano che sulla tratta Genova-Torino. La capacità sarà aumentata da 10 a 24 treni/ora sulle tratte soggette a quadruplicamento in prossimità del nodo di Milano Rho-Parabiago e Pavia-Milano-Rogoredo. L’intervento infine permetterà il transito di treni merci con lunghezza fino a 750 metri), la Verona-Brennero (verrà realizzata la tangenziale ferroviaria di Trento e ci sarà un significativo aumento della capacità della linea fino a 400 treni/giorno).
piano potenziamento reti ferroviarie Italia
Fonte Trenitalia
  • il miglioramento delle connessioni diagonali ad alta velocità nel Centro-Sud, riducendo i tempi di percorrenza, per i passeggeri e di trasporto delle merci dall’Adriatico e dallo Ionio al Tirreno. Gli interventi riguarderanno le tratte Roma-Pescara (ci sarà un risparmio di tempo di 80 minuti sulla linea Roma-Pescara e un aumento della capacità da 4 a 10 treni/ora sulle tratte raddoppiate con la possibilità di istituire servizi metropolitani tra Chieti e Pescara), Orte-Falconara (riduzione dei tempi di percorrenza di almeno 15 minuti sulla tratta Roma-Ancona e di almeno 10 minuti sulla tratta Roma-Perugia, aumento della capacità da 4 a 10 treni/ora sulle tratte soggette a raddoppio dei binari e adeguamento delle prestazioni per consentire il transito dei treni merci), Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia (i tempi di percorrenza saranno ridotti di 30 minuti sulla tratta Napoli-Taranto via Battipaglia rispetto all’attuale tempo richiesto di 4 ore, la capacità sarà aumentata da 4 a 10 treni all’ora sulle sezioni in fase di aggiornamento e la linea ferroviaria sarà adattata per consentire il passaggio dei treni merci).
  • l’introduzione del sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario (ERTMS), in modo tale da garantire l’interoperabilità tra le reti ferroviarie europee e un miglioramento delle prestazioni dei sistemi ferroviari in termini di sicurezza, capacità e manutenzione.
  • il potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave, per garantire servizi di viaggio a medio raggio veloci, confortevoli e competitivi, supportando così la crescente domanda di mobilità espressa dalle grandi città. Verranno eseguiti interventi per migliorare l’accessibilità e l’interscambio tra le stazioni ferroviarie e altri sistemi di mobilità del trasporto rapido di massa.

Leggi anche: treno a idrogeno, la francese Alstom punta alla leadership nella mobilità sostenibile

  • il rafforzamento delle linee regionali da integrare con la rete nazionale ad alta velocità, in particolare al Sud. Il sistema di trasporto sarà migliorato in termini di passeggeri trasportati, aumento velocità di percorrenza, sicurezza e interconnessione tra centri urbani e le altre infrastrutture. Per le aree centro-meridionali è prevista, inoltre, la sostituzione di alcuni treni alimentati a diesel con sistemi di trazione a idrogeno verde.
  • il potenziamento, l’elettrificazione e l’aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud, per realizzare gli interventi di ultimo miglio ferroviario per la connessione di porti e aeroporti, per aumentare la competitività e la connettività del sistema logistico intermodale e per migliorare l’accessibilità ferroviaria di diverse aree urbane del Mezzogiorno.
  • il miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud, spesso carenti in termini di accessibilità e integrazione con il territorio. Il programma di investimenti include hub urbani e linee metropolitane per lo sviluppo della mobilità sostenibile e prevede la riqualificazione funzionale, il miglioramento dell’accessibilità e l’intermodalità di stazioni di dimensioni medio-grandi e con alti volumi di traffico.

Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay

Riccardo Mantica

Nell’editoria online dal 2001 quando scrivere per il web era una chimera. Pubblicista dal 2005, blogger per caso nel 2010, ha vissuto l’avvento del web 2.0 e dei social network condividendone gioie e dolori. Le passioni coltivate negli anni per sport, motori e tecnologia sfociano oggi anche nel panorama della mobilità sostenibile. Il motto preferito? Guardare sempre avanti senza dimenticare il passato. Stay tuned!

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