Le piante, si sa, hanno bisogno di cure e attenzioni per crescere al meglio ma sapete qual è il momento giusto per annaffiarle? Date un’occhiata a come fare.
Curare una pianta non è sempre così semplice come sembra. Bisogna conoscere bene con quale specie ci stiamo interfacciando prima di procedere. L’acqua è un elemento fondamentale per le piante, ma quali sono i modi migliori per farlo? Esiste il metodo classico, ovvero quello dell’annaffiatura dall’alto che è sicuramente un modo molto rapido che, però, può dare dei problemi, specialmente quando la terra è molto secca.
Con questo metodo è difficile far penetrare l’acqua anche solo oltre la superficie del terriccio, rendendo anche più probabile il possibile marciume. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire più nel dettaglio come fare per riuscire a innaffiare la pianta nel modo più corretto. Tutto quello che c’è da sapere per non incappare in problema che possono rivelarsi molto dannosi per la pianta.
Quale metodo scegliere?
Anche il terreno ha la sua importanza ed è meglio optare per uno che sia drenante. Tornando ai metodi per annaffiare, se optiamo per quelloo dall’alto, ricordate di provedere fino a quando non si vede l’acqua fuoriuscire dal sottovaso. Una volta finito, poi, fate attenzione a svuotare il sottovaso o il coprivaso.
Un’alternativa a questo metodo è la subirrigazione, sapete di cosa si tratta? Non dovrete fare altro che riempire il sottovaso o il coprivaso di qualche centimetro di acqua che verrà assorbita per capillarità dal terriccio dai fori di drenaggio. In questo modo, il terriccio assorbirà solamente l’acqua strettamente necessaria per idratarsi. Esiste anche un ultimo metodo che è quello per immersione.
Il metodo ad immersione
In questo caso, si immerge totalmente il vaso all’interno di un contenitore di acqua e si lascia la pianta immersa per qualche minuto e, poi, si lascia scolare bene. Questo metodo spesso viene usato per le piante grasse. Per capire quanto tempo lasciare in ammollo la pianta, si può fare caso alla possibile presenza di bollicine nell’acqua. Quando non ci sono più, vuol dire che il terriccio è saturo di acqua ed è il caso di togliere la pianta dall’acqua.