Il televisore del futuro sarà in 3D ed ecosostenibile. Questo è quel che pensa il Giappone, all’apertura del Ceatec (Combined Exhibition of Advanced Technologies).
Si è appena aperto a Tokyo il Ceatec, la fiera giapponese più all’avanguardia in fatto di apparecchi di ultimissima tecnologia. E l’aria che tira è decisamente “verde”. Come riportato da Repubblica, Fumio Otsubo, boss della Panasonic, ha dichiarato che la presa di posizione in senso ambientalista dell’industria televisiva nipponica sarà addirittura più radicale rispetto a quella dell’industria generica e dei computer.
L’utilizzo smodato di materie prime, quali il rame, l’argento e l’indio (usato per costruire i televisori lcd), potrebbe portare alla loro definitiva scomparsa in meno di trent’anni. La consapevolezza raggiunta dai vertici delle industri dei televisori rispetto ai problemi delle risorse e del risparmio energetico porterà ad una rivoluzione copernicana anche per la produzione delle tv. L’hitech nipponico promette di azzerare le emissioni di gas serra e di riciclare i materiali di scarto. La nuova frontiera degli apparecchi televisivi non è solo la tanto pubblicizzata tridimensionalità delle immagini (il 3 D a casa propria potrebbe essere molto divertente, se gli standard non si allontanano troppo da quelli garantiti dalle sale cinematografiche), quanto una produzione ad impatto zero. Da affiancare a frigoriferi che non consumano quasi nulla e da altri elettrodomestici, come i condizionatori, che utilizzano l’energia solare grazie allo sfruttamento di impianti fotovoltaici.
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