L’inquinamento acustico ha un’incidenza inferiore solo a quello dell’aria. Si tratta di una questione da non sottovalutare e che viene determinata da diversi fattori. A provocare rumori fastidiosi non sono soltanto le automobili, ma anche le ferrovie, gli aeroporti, le sirene delle ambulanze, i lavori eseguiti nelle strade. Un problema che riguarda tutte le città in Europa. A far riflettere sulla questione sono alcuni dati che sono stati messi in evidenza dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Viene sottolineato soprattutto il fatto che l’inquinamento acustico provoca gravi problemi di salute.
Si è calcolato che a causa dell’inquinamento acustico sono stati persi circa 1 milione di anni di vita. Una misura che ci dà l’idea di come sia importante riuscire a limitare i danni di questa forma di inquinamento. L’inquinamento acustico può essere considerato un vero e proprio nemico invisibile, in grado di causare difficoltà di apprendimento, acufeni, pressione alta e disturbi cardiovascolari. I rumori possono non rendere facile il riposo e il sonno.
Riguardo all’inquinamento acustico esistono una specifica normativa e delle sanzioni previste dalla legge. È essenziale applicare queste normative, effettuando degli appositi controlli, in modo da determinare un impatto ambientale ridotto anche da questo punto di vista. Potremmo fare rientrare tutto ciò nella definizione e nelle regole per vivere a impatto zero.
L’inquinamento acustico costituisce un aspetto rilevante della sostenibilità ambientale, nei confronti della quale occorre rivolgere il nostro impegno collettivo ecoresponsabile.