Una recente rilevazione in Svizzera condotta dall’ufficio federale dell’Ambiente ha dimostrato che almeno una persona su sei è vittima dell’inquinamento acustico.
Di recente nel porto di Napoli è stato sequestrato il terminal Soteco, un’area di 40 mila metri quadrati da cui venivano emessi gas inquinanti ed in cui i rumori superavano di 3 decibel i limiti consentiti dalla legge. I lavori condotti nel terminal avevano messo a dura prova la sopportazione dei residenti nella zona. Anche la pazienza dei residenti nella zona di Ciampino, a Roma, viene costantemente minacciata dai rumori provenienti dall’aeroporto Pastine, tanto che il sindaco del comune romano, visti anche i risultati della ricerca condotta sull’inquinamento acustico nella zona da parte dell’Arpa Lazio, ha richiesto ufficialmente al Ministero dei Trasporti di azzerare i voli commerciali, andando di fatto ad intaccare gli interessi dei low cost di Ryan Air.
L’Agenzia per l’Ambiente della Regione Lazio ha infatti messo in evidenza che i livelli di inquinamento acustico nell’area di Ciampino, dovuti anche ad un numero giornaliero di movimentazioni aeree molto elevato, superano quelli consentiti dalla legge, sia di giorno sia di notte. L’inquinamento acustico è un nemico invisibile. Non si annusa, non si vede. Eppure c’è e può creare nel tempo problemi psicologici, alterazioni dei ritmi del sonno e stress. Un problema che non va affatto sottovalutato, tanto che proprio nell’area di Ciampino proseguirà da parte della Regione Lazio il monitoraggio ambientale nel tempo sui livelli di rumore.
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