Nel contribuire ad incrementare l’inquinamento ambientale anche gli anestetici potrebbero svolgere una parte non indifferente. Ad affermarlo è uno studio che è stato portato avanti presso l’Università di Copenhagen con la collaborazione della NASA e della University of Michigan Medical School. Secondo ciò che è emerso dalla ricerca in questione, i gas che vengono usati per praticare un’anestesia prima di un intervento chirurgico sarebbero molto più inquinanti dell’anidride carbonica. Un punto di vista che ha generato un vero e proprio allarme in tema di impatto ambientale.
In particolare gli studiosi hanno verificato la pericolosità in termini di inquinamento di tre anestetici piuttosto usati, isoflurano, desflurano, sevoflurano, giungendo alla conclusione che inquinano molto di più dell’anidride carbonica e il loro utilizzo per un anno intero provoca gli stessi danni ambientali determinati dalle emissioni nocive prodotte da un milione di automobili. Una questione che non è affatto da sottovalutare. Da poco l’Unione Europea ha stabilito delle regole per limitare l’inquinamento ambientale provocato dalle sostanze chimiche.
In ogni caso occorre impegnarsi responsabilmente a tenere presente che ci sono comportamenti ecocompatibili, che potrebbero fare molto per la sostenibilità ambientale. In questo senso gli esperti potrebbero decidere di ricorrere all’uso di anestetici meno inquinanti.
La questione appare comunque molto complessa da risolvere, ma non sono da trascurare le stime che mettono in evidenza come l’inquinamento atmosferico accorci la vita degli Europei. Una soluzione è perciò necessaria.