L’apertura dell’anno giudiziario è stata, purtroppo, l’occasione per fare il punto sull’ammontare dei reati ambientali che vengono commessi in Italia. Una frequenza nel compimento di questi “delitti” che è davvero impressionante, e che attualmente – per la sola WWF – impegna oltre 300 avvocati specializzati in materia, per oltre mille ore l’anno, con 250 udienze nel corso dell’ultimo anno, necessarie per tutelare adeguatamente la salute dell’ambiente.
I numeri di cui sopra vanno inoltre moltiplicati per una variabile ancora da decifrare, visto e considerato che le cifre appena ricordate si riferiscono alla sola attività per conto del WWF, e che secondo le stime dell’associazione, il numero delle violazioni in materia di tutela ambientale, di salute e di sicurezza dei lavoratori e dei cittadini, sarebbe pari a circa uno ogni 43 minuti.
Ancora, la stessa WWF definisce le proprie attività di tutela giudiziaria nei confronti dell’ambiente come una “gocca nell’oceano”, dando pertanto l’idea di quale sia l’impatto delle violazioni ambientali nel territorio italiano.
Ecco pertanto che, proprio nei giorni in cui si inaugura l’anno giudiziario, l’associazione ha voluto far sentire la propria vicinanza alla Magistratura, definendo le attività dei giudici come fondamentali “per dare una corretta lettura e applicazione di norme troppo spesso travisate da inquinatori senza scrupoli, e da una parte dell’amministrazione non sufficientemente preparata sull’importanza della tutela dell’ambiente“.
Qui il comunicato stampa del WWF (in formato pdf)
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