É emerso che per ciò che riguarda il polo industriale di Termoli il 40% dell’inquinamento è provocato dalle industrie e il 60% da altre fonti, come le automobili o il riscaldamento domestico. Recenti stime hanno messo in luce che l’inquinamento dell’aria è maggiore in casa che fuori. In ogni caso di certo la questione dell’inquinamento atmosferico non va sottovalutata, anche perché, come hanno chiarito gli esperti, a volte sono anche i fattori meteo a provocare una più alta concentrazione di elementi inquinanti.
Per questo motivo è opportuno considerare che i parametri da prendere in considerazione per misurare l’inquinamento dell’aria variano da luogo a luogo. In termini di inquinamento lo smog primeggia in Italia. Ma Maria Cristina Mammarella, ricercatrice dell’Enea, ha spiegato:
L’inquinamento ha due fattori importanti: la chimica e la fisica dell’atmosfera, cioè il movimento delle masse d’aria, quelle che hanno portato fin in Europa l’inquinamento prodotto dal disastro di Chernobyl. Per monitorare l’inquinamento in un’area geografica bisogna quindi sapere dove vanno gli inquinanti. Questo è un punto cruciale.
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