L’inquinamento dell’aria è più ingente in casa che fuori. Sembrerebbe strano, invece è proprio così, secondo i dati che sono stati resi noti in seguito ad una ricerca che è stata portata avanti dall’Enviromental Protection Agency e dall’Istituto Superiore di Sanità del nostro Paese. Lo scopo dello studio è stato quello di misurare il grado di inquinamento degli ambienti di vita. Risultati di certo non incoraggianti che fanno riflettere sul fatto che spesso non teniamo in adeguata considerazione la sostenibilità ambientale del luogo in cui trascorriamo molto del nostro tempo.
Quella dell’inquinamento domestico è una questione che non va affatto sottovalutata. Se pensiamo infatti che in tema di inquinamento lo smog primeggia in Italia, spesso non si fa caso alla qualità dell’aria che si respira nel luogo in cui si vive. A rendere l’inquinamento domestico più intenso rispetto a quello che si riscontra negli ambienti esterni concorrono diversi elementi.
Fra questi vanno ricordati il fumo, le vernici, gli smalti, i detersivi e i composti organici volatili che provengono da tutti quei prodotti utilizzati per pulire gli ambienti interni. Cosa possiamo fare per rimediare? Sono molte le azioni che si possono compiere in questo senso. Arieggiare gli ambienti, non mescolare in modo inopportuno detersivi, utilizzare vernici che non contengono sostanze tossiche, ricorrere a trattamenti antiacari.
Sono solo alcuni rimedi che è possibile mettere in atto in difesa della nostra salute. Il discorso non vale solo per le case, ma tutti gli ambienti, anche per quelli pubblici. Da non dimenticare infatti che di recente si è riscontrato un allarme per le polveri sottili presenti nelle scuole italiane.