La Padania, con il supporto dell’Emilia Romagna, si oppone strenuamente alle leggi europee contro lo smog causato dal parco auto circolante
Gli ultimi rilevamenti sulla quantità di emissioni di anidride carbonica e di CO2 nell’atmosfera, mostrano chiaramente quanto i picchi siano gravi e possano creare conseguenze serie sulla salute dei cittadini. l’Italia ha recentemente acquisito un triste primato, ovvero Milano come la città più inquinata dell’Europa e tra le prime cinque del mondo. Ogni anno il bel Paese riceve sanzioni dalla comunità Europea per il superamento delle polveri sottili nell’aria. Nonostante ciò, la Padania si oppone ad una direttiva Europea che imponga agli Stati membri divieti per ottenere una riduzione dell’aria inquinata.
Il timore è sempre lo stesso. Profitti economici che possano ridursi in conocomitanza con la riduzione dell’impatto ambientale. E, con grande sorpresa di molti, anche l’Emilia Romagna si è unita alle proteste della Padania.
L’inquinamento ambientale in Italia
Le città come Torino, Milano, Roma, ed in generale, con qualche eccezione, tutte quelle della Padania, superano di buoni punti percentuali il livello di polveri sottili stabilito dalla comunità Europea. Le nuove strategia che puntano entro il 2035 ha riportare un calo delle emissioni di oltre il 30%, da un punto di vista fattuale si esplicano con la riduzione del parco circolante di auto e anche delle emissioni provenienti dalle industrie. Con la conseguenza, a parere degli oppositori, di una crisi economica del settore industriale e dei trasporti, che è centrale per l’economia padana. Ciò che probabilmente non viene tenuta inadeguata considerazione, è che la transizione ecologica, non è soltanto sottrazione, ma anche addizione di un giro di affari. Le aziende, specialmente di profilo internazionale, si stanno sempre più orientando verso figure professionali esperte di veicoli a basse emissioni, ed in generale di sistemi industriali che salvino l’economia del paese ed anche l’ambiente.
Le direttive della comunità Europea
L’organizzazione mondiale della sanità, lancia numerosi allarmi sui rischi sulla salute correlati all’inquinamento. Le patologie che si stanno sviluppando sempre di più comprendono tutto l’arco di vita dell’individuo. Dal feto, all’uomo adulto. Il prossimo 24 Maggio, le quattro regioni che si oppongono ai nuovi standard europei sulle emissioni di anidride carbonica, presenteranno una controriforma a Bruxelles. Gli ambientalisti sottolineano che le leggi comunitarie non sono punitive bensì salvifiche per la salute dell’essere umano.
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