Gli esperti della Sima (Società italiana di medicina ambientale) hanno lanciato l’allarme sull’inquinamento atmosferico ed i rischi per la salute: i dati.
L’inquinamento è un problema sempre più attuale e gli scienziati continuano a lanciare appelli chiedendo interventi ai Governi che possano andare a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo limitando le emissioni di CO2.
Una problematica che riguarda da vicino anche il nostro Paese: secondo la Sima (Società italiana di medicina ambientale), otto cittadini su dieci in Italia ed in Europa respirerebbero aria inquinata con una concentrazione di polveri sottili superiore alle soglie di sicurezza sanitaria.
Sima, l’analisi sull’inquinamento atmosferico ed i rischi per la salute
Nei giorni scorsi si è tenuto “Liberi di Respirare”, evento organizzato da Consulcesi Group in vista della Giornata mondiale dell’Ambiente che cade il 5 giugno. Al congresso hanno preso parte diverse esperti del settore, tra cui Alessandro Miani e Prisco Piscitelli, rispettivamente presidente e vicepresidente della Sima.
Proprio quest’ultimo ha illustrato una recente analisi sull’inquinamento atmosferico affermando che, riporta Rai News, circa l’81% della popolazione dell’Unione Europea respira un’aria con una concentrazione di polveri sottili oltre la soglia di sicurezza stabilita dall’Oms nel 2005, che sarebbe poi dimezzata due anni fa. Piscitelli ha aggiunto che un quinto della popolazione sarebbe anche esposto ad alcuni rischi per la salute collegati all’inquinamento viste le concentrazioni di Pm10, Pm2.5 ed ossidi di azoto.
L’epidemiologo si è poi concentrato su quali sono i rischi per la salute collegati all’inquinamento dell’aria affermando che le analisi hanno dimostrato come ogni aumento di 10 microgrammi delle concentrazioni di polveri sottili medie annuali porta ad una crescita del tasso di mortalità generale del 7%. Esaminando le varie cause dei decessi, è emerso come crescano del 10% le morti per le patologie cardiovascolari o respiratorie con un’incidenza degli infarti pari al 26%. Dati sicuramente non rassicuranti che vanno ad accostarsi alle altre ricerche sulla correlazione tra inquinamento e rischi per la salute.
La proposta del presidente della Sima
La parola è poi passata ad Alessandro Miani che ha spiegato come sia fondamentale mettere in atto un piano di azione per limitare l’inquinamento dell’aria, in particolare nella zona della Pianura Padana, dove sono emerse concentrazioni di polveri sottili molto alte. Secondo il presidente Sima, riporta Rai News, questi interventi andrebbero subito avviati così da ridurre i rischi per la salute, magari cercando di modificare quanto previsto dal Pnrr, togliendo i finanziamenti ai micro-progetti per investire su una grande azione contro l’inquinamento.