Il Centro per le Scienze e per l’Ambiente dell’India ha pubblicato un articolo nello scorso mese di aprile nel quale si parla proprio della fine che potrebbe fare Gurgaon a breve. Entro pochi anni, precisamente le stime parlano del 2030, la città potrebbe fare una fine per niente positiva.
La situazione è molto preoccupante in questo periodo. I rifiuti non trattati finiscono nelle sorgenti, non ci sono molte risorse idriche, le fognature sono al limite della sopportazione e la città indiana, satellite di Nuova Delhi, è quindi in pericolo.
Molto probabilmente la causa di tutto questo è da imputare alla crescita rapida della città. Basta pensare al fatto che in 30 anni la popolazione è aumentata da poche migliaia di abitanti a 1,5 milioni di persone, che ovviamente hanno bisogno di tutte le risorse necessarie per vivere al meglio.
La città è stata costruita da imprenditori privati e non è stata mai adeguata alle necessarie infrastrutture. La popolazione scappa sempre di più dalle baraccopoli della capitale indiana e affolla città come Gurgaon, che promettono più servizi e più speranza di vita.
Ma la crescita degli abitanti, non supportata dalle adeguate strutture, causa il progressivo esaurimento dell’acqua, anche perché nel sottosuolo della città sono sorti più di 30.000 pozzi illegali, che abbassano il livello della falda acquifera e sono un pericolo per l’inquinamento.
E’ quanto spiega il direttore del gruppo di ricerca Nitya Jacob: “Circa l’80% dell’acqua che si consuma finisce scaricato come acque reflue. Non essendoci un efficace sistema di depurazione, una percentuale piuttosto consistente di rifiuti confluisce nelle sorgenti d’acqua, inquinandole“.
Le conseguenze per la città e per la salute degli abitanti possono essere veramente disastrose.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…