I metalli pesanti rischiano seriamente di deturpare in maniera irreversibile la bella terra cosentina. Così che in tre zone diverse è scattato un maxi-sequestro di tali metalli da parte della Guardia di Finanza di Cassano allo Ionio e Cerchiara di Calabria. Il sequestro coinvolge un’area la cui superficie complessiva è di 700mila mq, che si trova tral’altro a ridosso di un’altra area già sequestrata lo scorso febbraio sempre per problemi ambientali. La Puglia si è dimostrata ancora una volta recidiva quando si tratta di danni ambientali, questo non va bene. Tutti i dettagli del caso in questo articolo.
Queste zone inquinate dai metalli pesanti hanno necessità di essere bonificate ed essere regolamentate secondo le norme ambientali vigenti da parte delle società che le hanno in gestione. Cadmio, Piombo, Arsenico, Stagno, Rame, Zinco e Solfati (seppur in misura minore) continuano a causare gravi problemi di inquinamento ambientale che ricadono irrimediabilmente sugli abitanti delle zone contigue.
A seguito di questi sequestri, le zone interessate verranno messe in sicurezza quanto prima. E’ stato infatti emesso un decreto da parte della Procura di Castrovillari, già notificato al Ministero dell’Ambiente e al Ministero dello Sviluppo economico, oltre che alla Regione Calabria, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici, ai Sindaci dei Comuni interessati e, infine, agli indagati e ai proprietari terrieri.
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