L’inquinamento da PM10 ha determinato a Roma un record di decessi. In totale sono 1.508 i casi di morte che possono essere rapportate all’inquinamento dell’aria, che è determinato soprattutto dalla congestione del traffico e che fa riflettere sul fatto che quello dell’inquinamento atmosferico è un problema che va affrontato con mezzi e misure urgenti, perché da esso dipende in modo determinante la salute di tutti. É da considerare che la questione non riguarda soltanto Roma, ma un po’ tutte le grandi città, anche se a Roma il fenomeno sembra aver raggiunto i suoi livelli massimi.
Il problema dell’inquinamento dell’aria tocca da vicino soprattutto le città del Nord. Le città più inquinate infatti sono Roma, Milano e Torino, ma anche altri centri nel resto dell’Italia non sono immuni dal problema, se consideriamo che molti disagi da questo punto di vista si registrano anche a Bari e a Messina. Tutto risiede negli effetti provocati dalle polveri ultrasottili generate dalla combustione dei motori.
Un problema che diventa sempre più pesante, visto che il tutto comporta un costo pubblico non indifferente in termini di ricoveri e di spese sanitarie. Le emissioni di pm10 vanno arginate in qualche modo e per Roma in particolare si pensa già ad un piano che prevede l’uso su larga scala delle auto elettriche. Anche se da più parti si apprende che questi dati resi noti da un’indagine di Nomisma si riferiscono agli anni dal 2006 al 2008 e che la situazione sarebbe in miglioramento, c’è ancora molto da fare.
Una mobilità sostenibile dovrebbe rientrare negli obiettivi primari da mettere in atto per un’ottimale conservazione dell’ambiente e delle condizioni di salute di tutti.
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