Italia e Ungheria porranno in essere degli sforzi congiunti in materia di riduzione delle emissioni di Co2 e, più in generale, sul contenimento dell’impatto ambientale negativo in termini di contrazione dell’inquinamento prodotto. È questo il risultato principale derivante dalle considerazioni a margine della tavola rotonda ”Solutions for a low carbon future”, tenutasi nella capitale ungherese Budapest all’interno dell’evento RenExpo.
Nella Fiera organizzata dal Regional Environmental Center for Central and Eastern Europe (REC) si è infatti parlato a lunga dello stato di salute ambientale del territorio europeo, giungendo a diverse valutazioni che rendono necessario un pronto intervento a salvaguardia dell’ecologia internazionale.
Stefania Romano, rappresentante del Ministero dell’Ambiente presso il REC, ha a tal proposito affermato che oramai la popolazione mondiale consuma molto di più di quanto la Terra riesca a produrre con l’ordinario sfruttamento, e come occorra lavorare su più fronti per invertire la tendenza, prima che la biodiversità del pianeta subisca dei danni irreparabili.
L’attenzione sembra essere posa soprattutto sul miglioramento della cultura delle nuove generazioni in materia ecologica, con un’educazione ambientale mirata e diretta ai più giovani, che possa insegnare il rispetto della natura quale determinante essenziale di uno sviluppo sostenibile.
Un’altra linea guida dovrà invece essere rappresentata dalla realizzazione di edifici in grado di ridurre l’impatto ambientale e il livello di consumo energetico. Proprio a tal fine, Ungheria e Italia lavoreranno in maniera congiunta per migliorare le proprie politiche ambientali, riconducendo il proprio livello di emissioni di Co2 all’interno dei target comunitari.
Immagine tratta da csus.edu