Nelle giornate più calde, in tanti scelgono di godersi il sole all’aria aperta organizzando le più disparate attività: dal lavorare al mangiare fuori, passeggiare, giocare, abbronzarsi. Tuttavia, ci sono dei rischi che si corrono trascorrendo troppo tempo sotto i raggi luminosi: d’estate, sempre più persone si ritrovano con i sintomi dell’insolazione. La pericolosità è elevata, soprattutto per una categoria specifica, ecco quale
Anche conosciuta come colpo di sole, l’insolazione è un disagio riconosciuto in campo medico che comporta sintomi molto gravi da non sottovalutare. Si verifica generalmente durante giornate molto calde e il principio è semplice: il corpo non riesce a raffreddarsi e ritrovare una temperatura normale. Diventa così piuttosto elevata e pericolosa sia per bambini che per adulti.
I malesseri legati all’insolazione possono sorgere nel giro di pochi minuti, dopo qualche ora o addirittura il giorno seguente l’esposizione. E’ direttamente legata all’esposizione prolungata alle radiazioni solari, soprattutto con la testa. Consiste in disidratazione e ipertermia, vale a dire il forte aumento della temperatura corporea. Non è raro che accada in spiaggia, accompagnata da una scottatura o all’interno di un’automobile, dove è difficile evitare il colpo di calore. Ma come comportarsi in questi casi e per chi può essere decisamente pericoloso?
Una temperatura corporea molto elevata può portare a conseguenze gravi. Questo accade perché l’organismo assorbe più calore di quanto non riesca a rilasciarne all’esterno con la sudorazione. La “termoregolazione” smette di funziona adeguatamente, mettendo a rischio la vita della persona. In particolare, nei neonati, nei bambini e negli anziani il corpo non riesce ad adattarsi a condizioni più estreme.
Altri soggetti a rischio sono le persone con problemi di salute quali diabete, problemi cardiaci o respiratori, persone già malate o disidratate, persone che fanno uso di farmaci quali diuretici, antistaminici, antipsicotici e droghe come anfetamine e ecstasy.
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I sintomi che si presentano in caso di insolazione sono facilmente riconoscibili: la febbre molto alta che dura circa due giorni, stanchezza e debolezza, svenimento e vertigini, mal di testa, pressione più bassa, crampi ai muscoli, eccessiva sudorazione, sete e il bisogno di urinare con maggiore frequenza. Se non si interviene nel breve tempo, un colpo di calore può sfociare in convulsioni e perdita di conoscenza. Quel che bisogna fare subito è chiamare il numero di emergenza medica o recarsi nell’ospedale più vicino.
Le manovre di primo soccorso prevedono lo spostare la persona malata in un ambiente più fresco e ombreggiato, rimuovendo gli indumenti di troppo. Deve restare sdraiata e la si può aiutare a rinfrescarsi con impacchi freschi sulla testa e sul collo. Qualora non dovesse avere nausea, è bene somministrare molti liquidi. E’ necessario rimanere in compagnia di chi è affetto da insolazione fin quando non arriveranno i soccorsi. Se non è il medico a specificarlo, non somministrare paracetamolo o farmaci simili: possono interferire con i meccanismi regolatori fisiologici.
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In seguito ad un’insolazione, è importantissimo reidratare l’organismo con acqua e bevande ricche di sali minerali. Non bisogna bere bevande zuccherate o alcolici perché interferiscono con la capacità dell’organismo di controllare la temperatura. Sono vietate anche bevande troppo fredde che possono portare a crampi allo stomaco. In quanto a cibo, via libera con gli alimenti ricchi di sali minerali come frutta fresca e verdure di stagione: avocado, banane, mandorle, pompelmi, cocco sono tutti frutti ricchi di potassio, forsforo, magnesio, calcio e ferro. Si rivelano essere decisamente adatti per smaltire i postumi di un colpo di calore.
Ovviamente, l’insolazione è una condizione da prevenire. Basteranno pochi accorgimenti per evitare di star male e mettere a rischio la propria salute: idratarsi, indossare abiti di tessuti naturali come cotone e lino che permettono alla pelle di traspirare, portare sempre un cappello umido, mangiare poco e spesso, evitare cibi e bevande ghiacciate, non esporsi al sole nelle ore più calde, bagnarsi di frequente, aumentare l’assunzione di frutta e verdura, evitare troppi alcolici e sport ed esercizi estremi.
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