[galleria id=”33″]I pannelli solari permettono di sfruttare l’energia del sole per produrre elettricità o calore. Esistono essenzialmente due tipi di pannelli solari: fotovoltaici e termici. I primi producono energia elettrica, i secondi permettono di riscaldare l’acqua sanitaria.
Il livello di insolazione in Italia è così elevato che potrebbe coprire buona parte delle esigenze energetiche della popolazione. Un pannello solare termico, ad esempio, può sostituire una comune caldaia a gas, consentendo di riscaldare fino a 70°C l’acqua sanitaria utilizzata per le diverse attività domestiche e risparmiando sul gas. Da alcune stime, sembra che l’installazione di un buon numero di pannelli solari termici permetterebbe di far risparmiare alle singole regioni fino a 8 milioni di metri cubi di metano.
Con un impianto fotovoltaico, l’utente può effettuare il cosiddetto “scambio sul posto”, che serve a coprire il proprio fabbisogno energetico annuale, ma anche la “produzione e vendita” con cui di fatto diventa produttore di energia elettrica in surplus da rivendere all’Enel. In questo secondo caso c’è un doppio ricavo poiché da un lato si attua il “conto energia”, cioè il riconoscimento da parte del Gestore dei Servizi Elettrici di un incentivo ogni kW prodotto, dall’altro l’energia in surplus viene di fatto venduta azzerando nel contempo la propria bolletta elettrica.
Sono numerose in Italia le aziende che si occupano dell’installazione di pannelli solari. Prima di installare un impianto fotovoltaico occorre verificare che una parte del tetto (che deve essere di proprietà oppure per la quale è stato richiesto il permesso al condominio) sia orientata verso Sud. Anche un orientamento a Sud Est o a Sud Ovest può essere sufficiente, ma sicuramente non lo è verso Est o verso Ovest. Da verificare poi anche il livello di ombreggiature: copertura arborea, palazzi vicini, comignoli, ecc.
Il prezzo dei singoli moduli fotovoltaici incide per il 60% sul costo totale dell’impianto fotovoltaico poiché non tutti i moduli sono uguali tra loro: i pannelli più costosi sono quelli in silicio mono e policristallino, mentre quelli in silicio amorfo sono più a buon mercato. Dato che le variabili in gioco sono diverse, non è facile dare un’indicazione precisa sui costi di installazione. Tuttavia, da un ricerca fatta in rete e volendo indicare un range di prezzi, un impianto da 3 kWp può arrivare a costare 20.000 Euro, contro i 130.000 Euro di un impianto in grado di produrre 20 kWp. Prima di intraprendere una spesa che può incidere molto sul bilancio familiare, occorre effettuare bene i calcoli su quello che è il proprio fabbisogno energetico annuale partendo da una normale bolletta dell’energia elettrica. Va calcolato il consumo per giorni e di conseguenza il numero degli scatti annuali, che corrisponde di fatto ai kWh consumati in un anno. Da ricordare che l’installazione di pannelli solari rientra nelle agevolazioni fiscali con detrazioni al 55%, spalmate su cinque anni, per gli interventi di risparmio energetico.
Immagini tratte da:
www.impiantiforte.it
www.fantapolitik.com
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