Anche gli integratori alimentari sono soggetti ai controlli del Ministero della Salute. Cosa è emerso dalla ultime analisi
Gli integratori alimentari sono molto utilizzati in vece di un’alimentazione completa oppure per sopperire deficit corporei senza appesantirsi con le medicine. Ad esempio in carenza di ferro, oltre alla sostanza pura, si può provvedere con integratori alimentari. Stessa sorte per chi ha deficit di vitamine essenziali come antiossidanti. Oppure possono essere utilizzati per scopi estetici, sempre partendo dalla salute interna del corpo, ad esempio per rinforzare unghie e capelli.
Il problema degli integratori alimentari è che ogni scatola è piuttosto costosa, e, anche se prescritti dal medico, non sono coperti dalla sanità nazionale. Di conseguenza non sono mutuabili né si possono inserire nelle spese sanitarie della dichiarazione dei redditi. Alcuni integratori alimentari agiscono anche sui dolori articolari e reumatici, portando sollievo al paziente. Generalmente la cura a base di integratori alimentari richiede più tempo rispetto ad un medicinale classico, ma può essere più efficace sul lungo periodo e meno dannosa, cioè con minori effetti collaterali.
Integratore alimentare richiamato, qual è il motivo
Nonostante siano piuttosto innocui, a meno che non si sia allergici ad una delle componenti, il Ministero della Salute provvede ad effettuare controlli anche sugli integratori alimentari in circolazione. I motivi dei richiami possono essere molteplici: presenza di sostanze non indicate in etichetta; poca chiarezza delle componenti. Ed è questo ultimo caso che è saltato agli occhi dell’autorità deputata al controllo.
In particolare un prodotto venduto in farmacia e parafarmacia è stato attenzionato. Si parla dell’integratore alimentare REUMILASE SD®. Il prodotto viene venduto come “integratore alimentare che serve a risolvere i problemi derivanti dal trofismo articolare, La sua particolare composizione agisce direttamente sulla cartilagine, migliorando in questo modo la mobilità dell’intera articolazione”.
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Il Ministero della Salute, in seguito ai controlli, ha richiamato il prodotto perché il suo principio attivo “Componente Acido D-Glucuronico sale sodico non presente nella lista Min della Sal delle sostanze ad effetto nutritivo e/o fisiologico“. In sostanza ciò che dice il Ministero è che il principio attivi non ha proprietà nutritive. Di conseguenza il consumo non dovrebbe apportare particolari benefici.
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Nel dettaglio la ditta che produce questo integratore è Neopharmed Gentili S.p.A. Via S. Giuseppe Cottolengo,15 20143 Milano-IT. Il lotto di produzione è V10379. La data di scadenza riportata nella confezione 30-11-2023. La confezione in cui viene venduto il prodotto sono 15 flaconcini da 10 ml. Contenuto totale 150 ml. Nel richiamare questo integratore alimentare il Ministero della Salute specifica anche che in caso di ingerimento “non c’è rischio per l’utilizzatore finale“. Quindi non è una sostanza nociva, solo poco utile.