Intervista di Ecoo a Camilla Agazzone: ”Piccoli passi per salvare il mondo”

Green influencer con oltre 66mila followers. Green tips per uno stile di vita più sostenibile. Graphic designer e green influencer, offre sui suoi canali dei consigli per vivere in armonia con la nostra Terra. Sprona ad uno stile di vita a impatto zero.

Camilla Agazzone intervista
Camilla Agazzone (instagram foto) ecoo.it

– Quando è iniziata la tua passione per il green? Ti va di raccontarci il tuo primo approccio a
questi temi?

È successo negli ultimi anni quando mi sono ritrovata a scontrarmi con una serie infinita di
comportamenti consumistici, penso sia capitato a tutti almeno una volta. La società ci insegna a
non soffermarci troppo, sono gesti che, tutto sommato, ci possono sembrare “normali”, ci
rispondiamo che “tutti fanno così”. Ecco: un giorno, tra amici, ho ascoltato una conversazione che
non ho potuto ignorare. Si parlava di quanto fosse di “vitale” importante acquistare sempre nuovi
capi da indossare per non mostrare lo stesso outfit due volte nei contenuti social, al punto di
comprare e rendere dopo un solo giorno… detta così può e DEVE sembrare assurda ma in quel
preciso momento ho sentito un vuoto, una stretta allo stomaco, non saprei… Quel giorno ho
realizzato di dover mettere un punto e andare a capo. Mi sarei messa alla prova per cambiare le
mie abitudini. Il mio percorso è ancora oggi tutt’altro che lineare, ci sono alti, ci sono bassi e non
sono mancati gli scivoloni ma mi sono ripromessa che non mi sarei fermata, avrei continuato a
provarci.

-Quando e come è iniziata la tua popolarità sui social? Qual è il segreto per iniziare a
lavorare come influencer?

Non amo la parola popolarità, non mi reputo popolare ma il mio seguito, la mia community non è
capitata, l’ho coltivata con passione e affetto sincero perché sono cresciuta io, insieme a loro.
Ho iniziato a utilizzare i social ormai 8 anni fa senza alcun obiettivo specifico, esattamente come
qualsiasi altra persona Instagram per me era passatempo per condividere momenti. Non esisteva
la parola influencer, sicuramente non nel mio vocabolario, non avrei mai immaginato sarebbe
diventata poi anche una parte della mia professione. Non ho aperto Instagram per diventare
qualcuno, non l’ho fatto per guadagnare e solo col tempo ho capito le sue reali potenzialità.
Instagram poteva essere un microfono per amplificare messaggi.
Per me non esiste un segreto, non c’è una bacchetta magica o una ricetta da seguire. Se dovessi
dare un consiglio, direi di vedere i social come uno strumento e non come un fine.

– Tra social e collaborazioni, come si svolge la tua attività?

Credo di essere una persona atipica in questo senso, nella vita mi occupo di tante cose e i social
media sono una parte.
Lavoro come Art Director in un’agenzia di comunicazione, parallelamente svolgo attività di
consulenza per società e aziende nel campo digital e realizzo contenuti sui social per alcuni
brand. Lo sforzo più grande è sempre stato quello di trovare un equilibrio tra tutto.
Il lavoro, lato social, semplificando si articola in diverse fasi:
• contatto ovvero il momento cui il brand e/o l’agenzia mi scrive per coinvolgermi in un
progetto a cui seguono numerosi scambi, call, confronti per approfondire e poter valutare
se la collaborazione sia in linea con me, con i miei valori e idee.
• il briefing che avviene se si decide di accettare un progetto sarebbe la parte in cui il cliente
spiega ed espone le sue aspettative/richieste
• la realizzazione effettiva dei contenuti seguendo le indicazioni condivise (c’è anche tutta
una parte burocratica in cui si definisce e si firma un contratto tra creator e cliente)
• La fase di approvazione di quanto è stato realizzato da parte dell’agenzia e/o del cliente e
la richiesta di eventuali modifiche e rilavorazioni
• La messa online del contenuto, dopo aver fissato una data
• Report, ovvero la condivisione dei dati raggiunti con i contenuti (impressions,reach, likes,
commenti etc).
Qualcuno spesso me lo chiede quindi svelo questo “mistero”: Ma come fai a lavorare full-time in
agenzia e contemporaneamente sui social?
Scelgo di dedicare il 90% delle ferie e dei permessi a disposizione per prendere parte a progetti
che mi interessano e stimolano mentre solo il 10% lo dedico alle “vere vacanze”.

Camilla Agazzone intervista
Camilla Agazzone (instagram foto) ecoo.it

– Quali sono le sfide che hai dovuto affrontare e cosa vorresti trasmettere ai tuoi followers?

Vorrei chiedere alle persone che mi seguono, ma anche a quelle che non mi seguono, di fare
qualcosa per il nostro pianeta.
Qualsiasi cosa: ogni sforzo, ogni gesto è importante. Chiedere di non accettare la situazione
passivamente, di arrabbiarsi, offendersi, e anche indignarsi… e di impegnarsi per cambiare le
cose. Di scegliersi delle sfide e di portarle avanti perché, se è vero che il 95% delle responsabilità
di questa crisi climatica sono da ritenersi causate dall’attività umana, allora il 95% di possibilità di
migliorare le cose è proprio nelle nostre mani.

– Come sarebbe il tuo mondo ideale e quali sono i comportamenti meno ovvi e che ognuno
di noi, talvolta senza neanche accorgersene, dovrebbe avere nella propria quotidianità per
migliorare sull’impatto ambientale?

Dobbiamo diminuire drasticamente le emissioni di gas che causano le alterazioni climatiche e lo
possiamo fare in diversi modi:
• privilegiando un’alimentazione quanto più possibile vegetale. Gli allevamenti intensivi non
sono più sostenibili causano l’impoverimento del suolo, lo spreco di enormi quantità di
acqua, emissioni di metano e sofferenza animale.
• sprecare meno energia in tutte le attività del quotidiano e scegliere energia per i propri
consumi che arrivi da fonti rinnovabili.
• diminuire gli spostamenti inquinanti. Se è possibile usare la bici o muoversi a piedi.
Preferire i viaggi in treno all’aereo.
• smettere di acquistare senza un reale bisogno oggetti, abiti, servizi… Sprechiamo risorse di
cui la terra già è in riserva.
• Forse, per ultimo, il più importante di tutti: parlare di questi temi, perché solo parlandone,
confrontandosi e scambiando opinioni si può sensibilizzare sempre più persone e,
ovviamente, informarsi al riguardo.
Possono sembrare consigli banali ma possono ridurre sensibilmente la nostra impronta
personale.

Camilla Agazzone intervista
Camilla Agazzone (instagram foto) ecoo.it

– Progetti e obiettivi per il futuro? Sogno nel cassetto?

Non ho sogni irrealizzabile o progetti troppo ambiziosi, mi auguro di poter continuare a fare bene,
portare avanti quello che sto facendo introducendo format nuovi, canali nuovi… insomma
migliorandomi e sarebbe già una grandissima soddisfazione. Sogni nel cassetto ce ne sono
sempre ma mi piace custodirli finché non sono davvero pronti ad essere realizzati.

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